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nuovo anno scolastico

Messaggio dell’arcivescovo Francesco Lomanto agli studenti: “Non lasciatevi influenzare da influencers e algoritmi”

lomanto

“La società – ha esortato Lomanto -ha bisogno di giovani ben preparati che vivano i valori della vita, della pace e dell’armonia fra i popoli, della custodia del creato”

Messaggio dell’arcivescovo Francesco Lomanto agli studenti in vista dell’inizio del nuovo anno scolastico per ribadire la centralità della scuola per la conoscenza, il progresso culturale e la formazione alle varie professionalità.

“Ogni tanto può capitare che subiamo il fascino di proposte urlate da vari influencers, senza capire le implicazioni dell’una o dell’altra scelta. Ebbene – scrive l’arcivescovo – una persona veramente libera è educata alla ricerca della verità.

Questa è operazione che richiede studium, ossia, nella traduzione più propria dal latino, fatica: una fatica culturale, di applicazione, di approfondimento, di ricerca. Non vi fidate delle verità a buon mercato: non esistono.

Non lasciatevi manipolare – insiste LOmanto – da chi ha frotte di followers nei social, si tratta spesso di apoteosi dell’inconsistenza messa in scena sul palcoscenico del nulla”.

L’arcivescovo ricorda che la scuola “che guarda al passato per vivere il presente proiettandolo realisticamente nel domani, educa al rispetto della dignità della persona, alla vera umanità alle relazioni, alla cultura della pace e del bene di tutti”.

Mons. Lomanto ha sottolineato che la società “ha bisogno di giovani ben preparati che vivano i valori della vita, della pace e dell’armonia fra i popoli, della custodia del creato, per guardare oltre, in alto e lontano da noi”.

E poi ha richiamato l‘omelia del Santo Padre durante la messa di canonizzazione dei due giovani Santi, Pier Giorgio Frassati e Carlo Acutis: “Sono un invito rivolto a tutti noi, soprattutto ai giovani, a non sciupare la vita, ma a orientarla verso l’alto e a farne un capolavoro”.

E l’arcivescovo Lomanto ricordando le parole di Carlo Acutis ha detto: “Non lasciatevi influenzare da algoritmi che vi propinano ciò a cui dovreste attenervi per essere alla moda: ritenete, piuttosto, un tesoro prezioso la vostra originalità e formatevi, nella relazione con i compagni, i docenti e tutto il mondo della scuola, a una socialità feconda di progresso quotidiano e autentico”.

Lomanto ha concluso citando ancora papa Leone e l’incontro con i giovani a Torvergata, parafrasando Sant’Agostino: “Noi tutti «aspiriamo continuamente a un “di più” che nessuna realtà creata ci può dare; sentiamo una sete grande e bruciante a tal punto, che nessuna bevanda di questo mondo la può estinguere.

Di fronte ad essa, non inganniamo il nostro cuore, cercando di spegnerla con surrogati inefficaci! Ascoltiamola, piuttosto! Facciamone uno sgabello su cui salire per affacciarci, come bambini, in punta di piedi, alla finestra dell’incontro con Dio. Ci troveremo di fronte a Lui, che ci aspetta, anzi che bussa gentilmente al vetro della nostra anima (cfr Ap 3,20). Ed è bello […] spalancargli il cuore, permettergli di entrare, per poi avventurarci con Lui verso gli spazi eterni dell’infinito».

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