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Varato il Piano di assegnazione degli immobili agli istituti superiori di Siracusa

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Si tratta di un cronoprogramma biennale che prevede già nel corso del 2026 un risparmio di 300.000 euro

Adottato questa mattina dal Libero Consorzio Comunale di Siracusa il Piano di assegnazione funzionale e di razionalizzazione degli immobili destinati all’istruzione secondaria superiore, un atto strategico che si inserisce nel percorso di riorganizzazione organizzativa, funzionale e finanziaria dell’Ente, avviato a seguito dell’Ordine del Giorno approvato dal Consiglio Provinciale il 13 giugno 2025.

Secondo quanto prevede l’Atto: Il Corbino da agosto 2026 occuperà tutto il Palazzo degli Studi, lasciando l’immobile di via Pitia; l’Istituto Rizza, sempre da agosto, si trasferirà all’Insolera; il Gargallo trasferirà le 10 classi che si trovano all’Insolera, in via Pitia; il Quintiliano manterrà 13 classi in via Pitia in attesa della dismissione della locazione; il Federico II di Svevia da gennaio 2026, sarà riunito nei locali di Santa Panagia (Juvara); l’Ufficio scolastico provinciale da aprile 2026 sarà spostato in via Pitia e da marzo 2027 an drà nei locali della sede dei Vigili del fuoco.

“Si tratta di una scelta necessaria e responsabile, maturata in un contesto noto di disavanzo finanziario – spiega il presidente Michelangelo Giansiracusa – che impone all’Ente di intervenire in modo strutturale sulla gestione del proprio patrimonio, a partire da uno dei capitoli di spesa più rilevanti: i canoni di locazione degli immobili scolastici”.

Il Piano nasce da un lavoro approfondito di ascolto e confronto con i Dirigenti scolastici, l’Ufficio Scolastico Provinciale e i Settori dell’Ente, accompagnato da sopralluoghi e verifiche puntuali sugli edifici.

Gli obiettivi sono quelli di ridurre progressivamente le locazioni passive, privilegiando l’utilizzo degli immobili di proprietà del Libero Consorzio; contenere in modo strutturale la spesa corrente, liberando risorse per la manutenzione, la sicurezza e la qualità degli ambienti scolastici; garantire continuità didattica e funzionalità degli spazi, evitando soluzioni emergenziali e frammentate; costruire una programmazione pluriennale certa, condivisa e sostenibile.

Dalla prima applicazione del Piano emerge un risparmio potenziale legato alla riduzione dei canoni di locazione e dei costi accessori (utenze e gestione), che si consoliderà progressivamente nel tempo.

Il costo complessivo dei canoni e delle utenze degli istituti interessati, pari a circa 936.000 euro annui, è destinato a ridursi in modo consistente già nel corso del 2026, per un totale di circa 300.000 euro, con ulteriori abbattimenti strutturali a partire dal 2027 e dal 2028, a regime del completamento dei trasferimenti programmati.

Il Piano prevede un cronoprogramma pluriennale, che consente alle scuole di programmare per tempo e all’Ente di governare il processo senza strappi:

• Gennaio – Marzo 2026: primi trasferimenti e razionalizzazioni, con effetti economici dal 1° luglio 2026;
• Agosto 2026: concentrazione di diversi istituti in immobili di proprietà, con riduzione significativa dei fitti;
• Marzo 2027: ulteriori accorpamenti e dismissioni di locazioni;
• Luglio 2028: completamento delle scadenze contrattuali residue e pieno regime del Piano.

Ogni fase sarà accompagnata da monitoraggio tecnico e amministrativo, nel quadro della Cabina di Regia permanente istituita per il risanamento dell’Ente.

“Con questo atto – conclude Giansiracusa – il Libero Consorzio compie una scelta di governo: razionalizzare non significa tagliare la scuola, ma renderla più solida, più sicura e più sostenibile. È un passaggio fondamentale per rimettere ordine nella gestione dell’Ente e restituire maggiore credibilità alla programmazione pubblica”.

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