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Turismo Siracusa: crescita straordinaria grazie agli stranieri ma serve regia unica provinciale

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Gli obiettivi futuri sono la destagionalizzazione programmata, la valorizzazione dell’entroterra ibleo e una gestione intelligente degli affitti brevi

La provincia di Siracusa si conferma destinazione leader del turismo in Sicilia con una crescita straordinaria che supera le medie regionali, ma che necessita l’attivazione di una regia unica provinciale.

È questa la fotografia nitida emersa durante “Destinazione Siracusa ‘25”, l’evento promosso da Cna Siracusa all’Urban Center, durante il quale è stato presentato il primo report sul sistema turistico locale curato dal Centro Studi dell’associazione.

Turismo Siracusa: crescita straordinaria grazie agli stranieri ma serve regia unica provincialeElio Piscitello, responsabile del Centro Studi Cna Siracusa e Fabio Salonia, presidente Cna Turismo Siracusa, hanno illustrato i numeri del comparto.

“Il 2024 si chiude con 619.020 arrivi totali (+15% rispetto al 2023) e quasi 1,9 milioni di presenze. Un dato eccezionale trainato per la prima volta dalla maggioranza di turisti stranieri (51,4%) e che genera un impatto economico di quasi 319 milioni di euro, pari al 3,9% del PIL provinciale.

“Tuttavia – ha avvertito Piscitello dati alla mano – abbiamo tre criticità strutturali enormi: una concentrazione territoriale estrema, con il 94,2% degli arrivi schiacciato su soli 5 comuni costieri (Siracusa, Noto, Augusta, Portopalo, Avola) lasciando all’entroterra le briciole (5,8%) ; una stagionalità che vede il 70% dei flussi in soli 5 mesi; e una frammentazione della governance con 21 comuni che operano senza una strategia condivisa “.

Lo studio traccia anche la rotta per il futuro: con una crescita coordinata e sostenibile, Siracusa può puntare a 880.000 arrivi entro il 2030 (+42%), evitando i rischi dell’overtourism e puntando invece a modelli virtuosi di gestione.

I lavori, aperti dai saluti istituzionali del sindaco di Siracusa, Francesco Italia, e della presidente di Cna Siracusa, Rosanna Magnano, sono stati condotti e moderati dal segretario territoriale Cna Gianpaolo Miceli.

La proposta di Cna è chiara: destagionalizzazione programmata, valorizzazione dell’entroterra ibleo e una gestione intelligente del fenomeno degli affitti brevi, che oggi rappresentano l’86% delle strutture ricettive provinciali “.

Nel parterre presenti i vertici delle associazioni datoriali (Confcommercio, Confesercenti, Casartigiani, Abbat, Confindustria), i deputati regionali Carlo Auteri,Tiziano Spada e Carlo Gilistro, i sindaci di Carlentini, Sortino, Augusta ed Avola, gli assessori dei Comuni di Priolo Gargallo e Pachino, il direttore del Parco Archeologico della Neapolis Carmelo Bennardo e, in collegamento, l’assessore regionale al turismo Elvira Amata e la consigliera delegata Inda Marina Valensise.

Presenti per un Talk di approfondimento inoltre Masha Ianglaieva Gallitto, presidente di CnaTurismo Sicilia, Luca Tasso direttore operativo di Voi Hotels, Filippo Grasso docente di strategie del turismo presso l’Università di Messina e Gloria Armiri manager di IEG.

La sfida dei prossimi cinque anni si gioca sulla capacità di ridistribuire la ricchezza turistica. Il potenziale inespresso dell’entroterra (Palazzolo Acreide, Pantalica, i borghi montani) è la chiave per alleggerire la pressione sulla costa e creare un turismo attivo tutto l’anno.

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