Le etnee, a pari punti con le siracusane, si qualificano per aver ottenuto una vittoria in più
Il sogno play off sfuma sul più bello per Melilli, sconfitto 3-2 a San Giovanni La Punta dopo essere stato in vantaggio 2-0.
Agli spareggi va l’Alus Mascalucia, che chiude il campionato in terza posizione, a pari punti con le siracusane (45) ma che si qualifica per aver ottenuto una vittoria in più.
Delusione e rammarico a fine gara per il tecnico Luca Scandurra e le sue giocatrici, consolati comunque dal presidente Luigi Distefano e dai dirigenti al seguito.
Starting six con capitan Minervini in regia, Giorgia Miceli e Vescovo in posto 4, Isgrò opposto, Chiara Miceli e La Mattina al centro e Natalizia libero.
Si comincia con un minuto di silenzio in memoria del figlio di una giocatrice della seconda squadra dell’Alus, deceduto in settimana a causa di un incidente stradale.
L’approccio alla gara delle siracusane è buono e arrivano 4 punti consecutivi su battuta di Minervini. Dopo il time out etneo, va a segno Luzzi, poi Vescovo con un mani e fuori.
L’attaccante palermitana sbaglia in battuta ed è 2-6. Melilli attacca bene con Giorgia e Chiara Miceli ma le locali provano a reagire e si avvicinano quando si portano sul 7-8.
Le neroverdi mantengono un vantaggio costante di almeno due lunghezze, incrementandolo dal 16-18 con 4 punti di fila, grazie ancora alle due Miceli, a Vescovo e agli ottimi recuperi difensivi di Natalizia.
Finisce 25-20 con errore delle etnee in attacco. Melilli Volley insiste e nel secondo parziale continua a giocare su alti livelli, attaccando bene la profondità con le sue bocche di fuoco.
Le locali però provano a replicare e il parziale fa registrare un sostanziale equilibrio fino al 14-15. Poi break di 7-0 per le ospiti con Vescovo, il muro di Marcello, l’ace di Chiara Miceli e l’attacco fuori misura di Luzzi.
Completano l’opera la stessa schiacciatrice palermitana (suo il punto del 25-19 in pallonetto) e La Mattina in un set
in cui la difesa regge con autorevolezza grazie soprattutto ai salvataggi di una grande Gaia Natalizia.
Veemente la reazione dell’Alus nel terzo parziale. L’ultima parità è sul 5-5, poi le catanesi “scappano”, portandosi avanti di 7 (17-10).
Melilli non molla e riduce le distanze, ed è a -2 sul 21-19, con i muri vincenti di Minervini e La Mattina (che mette
palla a terra anche con alcuni primi tempi).
Non basta, perché l’Alus non si lascia sfuggire l’opportunità di rientrare in partita, chiudendo 25-20. Il quarto parziale vede le due squadre alternarsi, nella parte iniziale, nei vantaggi.
La compagine di casa però gioca con grande determinazione e le riesce tutto bene. Luzzi e Alicata trascinano le
compagne fino al 21-13. Sul 23-17 il primo arbitro assegna punto a Melilli, ma il secondo lo invita a rettificare la decisione tra le proteste delle ospiti, che finiscono per cedere con 6 punti di margine.
La frustrazione sembra prendere il sopravvento tra le giocatrici melillesi in un tiebreak in cui vanno sotto 11-3, arrendendosi poi 15-8 alla squadra catanese, che completa la rimonta e festeggia con i propri tifosi in un pallone tensostatico in cui numerosa e rumorosa è stata anche la presenza di supporters ospiti.
Le lacrime rigano il volto delle neroverdi che, per l’ottimo campionato disputato, avrebbero meritato la qualificazione ai playoff.
Finisce con un terzo posto ex-aequo, che premia l’Alus che lascia tanto amaro al team di Melilli. Anche stavolta le ragazze hanno dato tutto e hanno poco da rimproverarsi, ma i rimpianti restano per un sogno che non si è avverato.
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