In primis le parole dei sindaci di Canicattini Bagni, Amenta e di quello di Avola, Cannata
Sconcerto e rabbia alla notizia del tentato femminicidio di ieri a Canicattini Bagni. Ad esprimersi sono i sindaci della due cittadine in qualche modo coinvolte, quello di Canicattini Bagni dove è avvenuta l’aggressione, e quello di Avola, cittadina del 34enne arrestato.
“A nome mio personale, dell’Amministrazione comunale e di tutta la Comunità di Canicattini Bagni – scrive in una nota Paolo Amenta – non posso che esprimere vicinanza alla giovane vittima di questo increscioso e vigliacco
crimine e alla sua famiglia.
Desiderò altresì ringraziare per l’immediato intervento la Polizia Municipale, gli operatori del 118 e i Carabinieri che con tempestività hanno prestato soccorso alla giovane vittima e, nel contempo, individuato e assicurato alla giustizia l’accoltellatore.
La città intera non deve smettere di vigilare e di essere coesa per evitare che fatti del genere possano ancora ripetersi”.
Amenta conclude ricordando altri due episodi simili che hanno segnato la città: la 20enne Laura Petrolito (17 marzo del 2018), e la 36enne Maria Ton (16 giugno 2014).
Altrettanto sgomento viene espressa dal sindaco di Avola, Rossana Cannata: “Apprendiamo con profondo sconcerto la notizia dell’aggressione avvenuta a Canicattini, in cui una giovane donna è stata oggetto di un tentativo di omicidio.
Condanniamo con forza il ricorso alla violenza, specie nel contesto di relazioni affettive passate, comportamento intollerabile e inaccettabile.
Confidiamo nel costante impegno e nel lavoro dei Carabinieri che stanno conducendo le indagini, delle Forze dell’Ordine e della Magistratura. Alla vittima va la totale solidarietà mia personale e quella della Città di Avola, insieme all’augurio di una pronta guarigione”.
Condanna per quanto accaduto arriva dalla presidente del Centro Antiviolenza Work in Progress di Floridia e del Centro Antiviolenza con sportello operativo a Canicattini Bagni, Cristina Sanzaro.
“Siamo al fianco della giovane madre in gravissime condizioni, e dei suoi bambini, vittime collaterali di una violenza inaudita che mina le fondamenta del vivere civile.
Questo episodio brutale ci ricorda con urgenza che la violenza di genere è una piaga sistemica che richiede l’attenzione e l’impegno costante di tutte le istituzioni, delle forze dell’ordine e della società intera”.
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