Si tratta di 55 funzionari dell’ufficio per il processo, 15 operatori, data entry e 5 funzionari tecnici
Sciopero nazionale con presidi nei capoluoghi di provincia davanti alle prefetture e ai tribunali oggi da parte dei precari della giustizia. La protesta è stata organizzata dalla Fp Cgil.
Questi lavoratori e lavoratrici assunti nel 2022 grazie a fondi del Pnrr per smaltire l’enorme arretrato dei procedimenti e per accompagnare l’innovazione digitale e organizzativa del settore, rischiano da giugno 2026 di rimanere senza lavoro per la scadenza dei loro contratti.
Se questo si verificasse sarebbero inevitabili le conseguenze per il funzionamento della macchina Giustizia così come sarebbero di proporzioni catastrofiche i disservizi per i cittadini.
“Le carenze di organico – evidenzia il sindacato – mettono a rischio tribunali, corti d’Appello e tutti gli uffici della Giustizia e i carichi di lavoro saranno ancora più insostenibili”.
In tutta Italia il Ministero della Giustizia lamenta una carenza in organico di 35.000 unità lavorative e sono stati 12.000 coloro che sono stati assunti con procedure straordinarie legate al Pnrr.
Per il Tribunale di Siracusa i lavoratori coinvolti in questa vertenza sono in tutto 75: si tratta di 55 funzionari dell’ufficio per il processo, 15 operatori, data entry e 5 funzionari tecnici.
Ci sono risorse attualemente solo per 3000 unità ma il provvedimento è tutt’altro che definito.
L’obiettivo della Fp Cgil è quello di ottenere la piena stabilizzazione di questi lavoratori, riconoscendo il loro contributo nell’efficientamento e nella riorganizzazione dei serviziz giudiziari.
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