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Sacche di sangue all’ospedale Avola-Noto, Spada: “Presidio sprovvisto”. Secca smentita dell’Asp

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Botta e risposta tra il deputato regionale e lAzienda sanitaria provinciale

“È inconcepibile come nel presidio sanitario Avola-Noto manchino le sacche per la raccolta del sangue. L’assessore regionale Faraoni venga in aula per riferire cosa si sta facendo per risolvere il problema”.

A dichiararlo è Tiziano Spada, deputato regionale del Partito Democratico e sindaco di Solarino: “L’assenza di sacche in ospedale rischia di rallentare il processo di raccolta di sangue.Occorre rimpinguare le scorte di sacche dell’Ospedale Unico di Avola e Noto, e successivamente porre in essere un piano di approvvigionamento continuato”.
L’on. Tiziano Spada aggiunge: “La gestione sanitaria è fallimentare, ma l’assessore continua a dire che va tutto bene e il presidente Schifani fa lo stesso. Quello che sta succedendo all’Ospedale Avola-Noto conferma come in Sicilia si continui a lavorare costantemente in emergenza, senza una direzione chiara e un sostegno al personale sanitario, troppo spesso abbandonato a sé stesso.  In Sicilia servono risorse, nuove assunzioni ma soprattutto un piano ospedaliero che rispecchi effettivamente le esigenze degli utenti”.

Immediata la replica dell’Asp che attarverso il direttore sanitario Salvatore Madonia definisce la notizia “destituita di ogni fondamentoe palesemente smentita dai dati dell’attuale giacenza di tali presidi sanitari, che ammonta a 2.842 unità”.
“L’Unità operativa di Coordinamento di Medicina Trasfusionale aziendale assicura il costante monitoraggio sull’andamento dell’attività di raccolta del sangue intero e degli emocomponenti, sia nelle Unità di raccolta ospedaliere che nelle Unità e Punti di raccolta gestiti, autonomamente, dalle Associazioni dei donatori.
La provincia di Siracusa e questa Azienda Sanitaria – prosegue – vantano il privilegio della condizione di autosufficienza del sangue e degli emocomponenti e la Struttura Trasfusionale aziendale rappresenta la seconda realtà sanitaria, in ambito regionale, a contribuire alla autosufficienza delle altre aziende sanitarie, con oltre 3.000 unità di emazie concentrate e di concentrati piastrinici, ceduti ai Servizi Trasfusionali carenti, secondo il piano per la compensazione regionale.
In linea con quanto previsto dalle procedure aziendali per l’approvvigionamento dei beni – aggiunge Madonia – le Unità operative di Farmacia provvedono, con regolare cadenza trimestrale, ad emettere gli ordini di acquisto ed accertano la regolare fornitura nei tempi, nei quantitativi e nelle caratteristiche previsti.
Nessuna emergenza né alcuna condizione di carenza caratterizza il momento attuale – conclude il direttore sanitario – La distribuzione alle Unità ed ai Punti di raccolta è assicurata dalla Struttura Trasfusionale aziendale, diretta da Dario Genovese, sull’intero ambito territoriale di competenza secondo le masse critiche registrate nella raccolta del sangue e del plasma da aferesi”.

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