Entro fine mese l’incontro tra Ministero, progettisti e Adsp per l’intervento nella rada per una decina di barche nei fondali
“A breve sarà pronto anche il piano di lavoro riguardante il porto di Augusta, per la rimozione di una decina di relitti nella rada”.
La rassicurazione arriva dal presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia orientale Francesco Di Sarcina.
Si stanno completando le procedure di verifica da parte del MASE (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica) per l’approvazione del monitoraggio ambientale della rada augustana: entro fine mese un incontro tra Ministero, progettisti e AdSP per la presentazione sintetica da parte dell’Authority con la proposta delle modalità da seguire per la rimozione delle dieci imbarcazioni che insistono in quei fondali.
“La rimozione dei relitti non rappresenta solo un passo importante nella riqualificazione dei porti – precisa Di Sarcina – ma significa salvaguardare la componente dell’ambiente e gli ecosistemi marini oltreché la sicurezza della navigazione”.
Intanto è in corso d’opera da alcuni giorni la rimozione dei relitti affondati e semiaffondati presenti nel porto di Catania: sono state già eliminate 14 su 48 imbarcazioni; si tratta perlopiù di barche da pesca in vetroresina e legno e qualche motovedetta, barca a vela, peschereccio e natante da diporto, tutte abbandonate da tempo.
L’intervento di recupero è reso possibile grazie ad una gru su pontone operante da mare per i relitti che si trovano ad una distanza eccessiva dalle banchine o, pur trovandosi abbastanza vicini, non c’è spazio sufficiente sulle banchine; per quelli invece più adiacenti la rada, è previsto l’impiego di gru terrestri.
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