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Raccolta differenziata per il 2024: a Siracusa certificata situazione di stallo

raccolta

Per il quarto anno consecutivo continua a rimanere ad una percentuale di raccolta differenziata intorno al 50%

Stallo nella raccolta differenziata a Siracusa nel 2024.

Ne dà notizia Salvo La Delfa, coportavoce provinciale di Europa Verde Siracusa – Alleanza Verdi e Sinistra, analizzando i dati ufficiali e il rapporto Ispra dei Rifiuti Urbani del 2025.

“Ill comune di Siracusa, per il quarto anno consecutivo continua a rimanere ad una percentuale di raccolta differenziata intorno al 50% (il dato per il 2024 è del 51,17%).

In quattro anni si è passati dal 49,77% del 2021 al 51,17% del 2024, con un incremento piccolissimo, minore dell’1,5%. Una percentuale molto lontana dal 65% previsto dalla normativa italiana ed europea.

Una raccolta differenziata – prosegue – che continua, purtroppo, a rimanere bassa e che si ripercuote sulle tariffa dei rifiuti.

Rimane alta – fa notare La Delfa – anche la quantità di rifiuti prodotta, che per il 2024 è stata di 519,20 kg per abitante per anno.

Produciamo tanti rifiuti – spiega – semplicemente perché è stato fatto pochissimo nella comunicazione, in termini di prevenzione della generazione dei rifiuti (attraverso atti amministrativi per restringere l’uso o eliminare prodotti, promozione di punti vendita di beni liquidi sfusi “alla spina” o interventi di distribuzione delle eccedenze alimentari invece che il loro  smaltimento in discarica), in termini di recupero, riuso e di riutilizzo, per  dare una seconda vita ai prodotti ed evitare gli sprechi (non esiste a Siracusa una centro del recupero e del riuso).

Nel dettaglio, se si confrontano i dati del 2024 con quelli del 2023 – aggiunge – emerge che nel 2024 abbiamo addirittura diminuito i quantitativi  di raccolta differenziata di tessile (è nota a tutti la vicenda della raccolta degli indumenti a Siracusa), di ingombranti  e di organico (i rifiuti organici rappresentano la quota maggiormente prodotta dalle famiglie, non si sono osservate azioni  in termini di promozione del compostaggio domestico, di comunità e rurale, nessuna notizia perviene sull’effettivo utilizzo delle compostiere domestiche distribuite negli anni precedenti).

Serve un impegno concreto, efficace ed effettivo, da parte dell’Amministrazione comunale – conclude – non possono essere sempre i cittadini a pagare di tasca propria per il mancato raggiungimento degli obiettivi.”.

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