Determinanti i monitoraggi continui del Cipa e della rete interconnessa, formata anche da Arpa e rete del Libero Consorzio
Trend positivo con tutti i parametri sotto le soglie critiche per la Qualità dell’aria in provincia di Siracusa.
Questo quanto emerge dal Rapporto del Cipa presentato questa mattina.
“La qualità dell’aria – riferisce il presidente Mario Lazzaro – appare complessivamente stabile rispetto agli anni precedenti con miglioramenti o conferma di valori. Sotto le soglie critiche per tutti i parametri. Monitorati i fenomeni locali hanno potuto determinare nel corso dell’anno picchi o superamenti temporanei che non hanno influito sull’ambiente e sulla salute umana.
Il monitoraggio continuo – prosegue -ha consentito un importante disponibilità di dati utili per la pianificazione di interventi preventivi là dove necessario”.
Prosegue dunque il trend positivo per l’inquinanti atmosferici più rilevanti come la particolato, quindi pm10 e PM 2,5, biossido di azoto e biossido di zolfo e benzene che si sono mantenute costantemente al di sotto dei limiti normativi.
I picchi tendono a diminuire nel tempo, l’ozono rimane comunque un parametro che presenta qualche criticità, soprattutto nel periodo estivo quando la radiazione solare intensa e le alte temperature favoriscono la sua formazione.
“È fondamentale – viene evidenziato – continuare su questa strada in vista dell’eventuale entrata in vigore di limiti europei più stringenti previsti per il 20030”.
“Nel corso del 2024 – si legge nel Rapporto – gli inquinanti normati monitorati sono stati presenti nell’aria in concentrazioni contenute e al di sotto dei limiti consentiti dalla legge, confermando l’efficacia delle misure adottate, il buono stato complessivo della qualità dell’aria sul territorio siracusano.
Tuttavia, si sono registrate concentrazioni prossime alla soglia olfattiva dell‘H2S, che per questa sostanza è molto bassa.
In presenza di condizioni metereologiche sfavorevoli alla dispersione, come eventi deboli o in versione termiche, queste concentrazioni possono generare episodi di disagio olfattivo.
I monitoraggi continui del Cipa e della rete interconnessa, formata anche da Arpa e rete del Libero Consorzio, permettono di identificare tempestivamente situazioni di potenziale impatto olfattivo e costituiscono uno strumento fondamentale per il controllo preventivo della qualità dell’aria, fornendo informazioni utili sia per la pianificazione ambientale che per eventuali interventi di mitigazione locale”.
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