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la sentenza

Punta della Mola, il Tar annulla il permesso di costruire ad Elemata: manca la Vinca

punta della mola

Nel ricorso di Legambiente Sicilia erano evidenziate sei violazioni, ma solo una è stata accolta

Annullato dal Tar di Catania, quarta sezione presieduta da Giuseppa Lggio, il permesso di costruire rilasciato dal Comune di Siracusa alla società Elemata Maddalena S.r.l. per i lavori di riqualificazione di un lotto costiero nell’area di Punta della Mola, Traversa S. Agostino, con restauro e consolidamento dei fabbricati esistenti.

Nel ricorso di Legambiente Sicilia proposto dagli avvocati Marilena Del Vecchio e Paolo Tuttoilmondo con il sostegno del Consorzio Plemmirio, sono evidenziate sei violazioni.

Nella sentenza, però, il primo, secondo, terzo e sesto motivo di ricorso, con cui si lamenta che il Comune non avrebbe dovuto assentire l’intervento edilizio, sia perché gli immobili avrebbero consistenza di ruderi, così non essendo possibile qualificare l’intervento come ristrutturazione, sia perché sarebbe stata assentita una destinazione d’uso abitativo residenziale prima non esistente, sia per violazione del divieto di edificazione nei 150 metri dal mare, possono essere trattati congiuntamente e rigettati.

Risulta infine infondato – prosegue la sentenza – il quinto motivo di ricorso, con cui si deduce difetto di istruttoria perché, in relazione alle stesse particelle su cui insisterebbe il progetto, inciderebbero l’ordinanza n. 113/2018 della
Capitaneria di Porto di Siracusa e l’ordinanza sindacale 6/GAB del 27 aprile 2023, emessa sulla scorta di essa, con cui sarebbero stati inibiti, per ragioni di tutela dell’incolumità pubblica, la balneazione ed il transito sulle medesime aree e particelle per le quali sarebbe stato rilasciato il permesso di costruire.

In conclusione, il ricorso è stato accolto solo in conseguenza della parziale fondatezza del quarto motivo, nella parte in cui non risulta essere stata effettuata la Vinca da parte del Comune, che ha dato avvio al relativo subprocedimento,
senza però aver dato conto, nel procedimento impugnato, di come esso sia evoluto.

L’Amministrazione comunale dovrà quindi, provvedere a riavviare l’iter procedimentale, concludendo il procedimento autorizzatorio.

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