“Una riserva naturale a 2 passi da Ortigia – evidenzia la coalizione – può cambiare le sorti economiche della città favorendo il turismo sostenibile”
Soddisfazione viene espressa dalla coalizione democratica, progressista e di sinistra per l’accoglimento del ricorso presentato da Legambiente Sicilia contro il permesso di costruire rilasciato dal Comune di Siracusa alla società Elemata Maddalena S.r.l., riguardo i lavori di “riqualificazione nell’area costiera di Punta della Mola” e al “restauro e consolidamento” dei ruderi della batteria militare “Emanuele Russo”.
“Il Tar – viene evidenziato – ha annullato il permesso a costruire perché il Comune di Siracusa non aveva ottemperato
allo svolgimento della Vinca.
Adesso – si legge nella nota della coalizione – il Sindaco Italia deve farsi carico di una battaglia vera per la Pillirina. Non basta una lettera spedita anni fa: oggi serve un pressing costante e determinato sulla Regione per l’istituzione della riserva, per garantirne la fruibilità, per impedire che agenti di sicurezza privata ostacolino l’accesso
dei cittadini a quei luoghi.
Nessuno può più pensare – prosegue la nota – di trasformare le infrastrutture di Punta della Mola inseguendo il falso
mito della “riqualificazione” o distruggere il patrimonio naturalistico riconosciuto come sito della Rete Natura 2000, che è parte integrante dell’identità della Pillirina e di Siracusa.
Non si può cedere alle sirene di chi nasconde un resort dietro la parola “riqualificazione”, senza rispettare il piano
paesaggistico.
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Una riserva naturale a 2 passi dal centro storico di Ortigia – evidenzia la coalizione – può cambiare le sorti economiche della città favorendo quella fetta di turismo sostenibile che ogni anno viene in Sicilia per visitare luoghi
autentici come Vendicari e lo Zingaro e che troverebbe in quella di Capo Murro di Porco e Penisola Maddalena un motivo in più per scegliere e rimanere a Siracusa.
Italia – conclude – dimostri ora di essere il Sindaco di Siracusa, espressione di questa lotta, di queste aspettative,
di questi luoghi”.
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