“Si rischia un terremoto economico, sociale e ambientale”
“La decisione del Tribunale di Milano di procedere con il pignoramento delle azioni Isab detenute da GoiEnergy conferma che il futuro della raffineria Lukoil è ancora più incerto di prima”.
Così interviene Sebastiano Zappulla, segretario provinciale Sinistra Italiana-Avs: “Siamo ormai giunti al punto di non ritorno: o diamo uno sbocco alla crisi con un piano industriale sostenibile sul piano ambientale, economico e occupazionale o tra breve verrà giù tutto.
Non c’è tempo da perdere – ammonisce Zappulla – occorre muovere una mobilitazione generale per costringere i governi ad intervenire.
In questi mesi – ricorda – abbiamo chiesto l’intervento dei governi regionale e nazionale e preteso la verità sulla crisi che sta attraversando il polo industriale di Siracusa. Numerose le interrogazioni parlamentari rimaste senza risposta presentate da Alleanza Verdi Sinistra sulla crisi della Sasol, sul piano di Eni Versalis, sul sequestro di Ias, sui mancati investimenti pubblici – come il Pnrr- sulle bonifiche, il risanamento e la riconversione dell’area industriale di Siracusa.
I 600 contratti metalmeccanici non rinnovati, denunciati da Fiom Cgil, Uilm Uil e Fim Cisl – conclude – sono l’ulteriore dato analitico che certifica l’inizio di una deindustrializzazione in corso, che se non fermiamo per tempo produrrà un terremoto economico, sociale e ambientale”.
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