Chiesto il ritiro immediato della Delibera e l’apertura di “un confronto reale per la tutela del suolo pubblico
Ferma opposizione del Comitato “Ortigia Cittadinanza Resistente” alla recente Proposta di Deliberazione che mira a modificare l’art. 56 del Regolamento sul Canone Unico Patrimoniale per concedere parcheggi alle strutture alberghiere.
“E’ un atto ingannevole, intriso di ambiguità terminologiche – sostiene il Comitato – e rappresenta l’ennesimo attacco alla vivibilità del centro storico e ai diritti dei residenti. L’Amministrazione, invece di risolvere il problema dei parcheggi H24 illegali concessi in passato agli hotel – come già intimato al Comune dal Ministero dei Trasporti – tenta di reintrodurli sotto mentite spoglie.
Il testo – prosegue – mantiene la terminologia illegittima di Riserva di parcheggio – una facoltà che il Codice della Strada concede esclusivamente ai residenti – per poi tentare di mascherarla da area di carico/scarico. Si tratta di una finzione giuridica: un’area di carico/scarico per bagagli non è prevista dal Codice della strada, e concederla in modo proporzionale al numero di stanze la rende, di fatto, un parcheggio privato.
Un’altra incoerenza – insiste il Comitato è la durata di sosta concessa: 40 minuti non sono carico e scarico ma legalizzare la sosta prolungata dei clienti su suolo pubblico, sottraendolo alla collettività”.
Indice puntato poi sul sistema di controllo della durata della sosta: “Si tradurrà nel solito disco orario, totalmente inutile. L’Amministrazione sa benissimo che non ci sono i vigili per controllare, a chiamata. La minaccia della revoca automatica dopo tre violazioni è una norma-manifesto, scritta sapendo che non verrà mai applicata, e scarica l’impossibile onere del controllo sui cittadini esasperati.
La delibera parla di proporzionalità- accusa il Comitato – ma solo a vantaggio delle attività commerciali. Siamo di fronte a una privatizzazione strisciante del suolo pubblico. In questi anni abbiamo assistito all’invasione dei dehors, che hanno sottratto marciapiedi e piazze alla collettività; ora si passa alla sottrazione degli ultimi stalli di sosta.
Infine, il Comitato rileva la discriminazione della delibera “perché prevista solo per le strutture ricettive alberghiere e non quelle extra-alberghiere”.
Da qui la richiesta di ritiro immediato della Delibera e l’apertura di “un confronto reale per la tutela del suolo pubblico e dei diritti di chi ad Ortigia vive tutto l’anno”.
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