Coach Piccardo deve valutare le condizioni di Gardijan (infortunio alla mano) e Radic (problema alla spalla)
È un’Ortigia che ha fame di punti e voglia di centrare la prima vittoria davanti al proprio pubblico, quella che si appresta ad affrontare il terzo impegno casalingo della sua stagione.
Domani pomeriggio, alle ore 15.00, alla piscina “Paolo Caldarella”, i biancoverdi ospiteranno la Training Academy Olympic Roma di coach Fiorillo e dell’ex Cristiano Mirarchi, nel match valido per la sesta giornata del campionato di Serie A1.
Coach Piccardo, che sta lavorando anche sulla crescita mentale del gruppo e sulla capacità di gestire meglio alcune fasi cruciali della partita, deve valutare le condizioni di Gardijan (infortunio alla mano) e Radic (problema alla spalla).
Il resto della squadra, però, sta bene, ha recuperato dalle fatiche della doppia trasferta ed è pronta ad affrontare l’Olympic, sperando anche nel sostegno dei propri tifosi.
Il match sarà trasmesso in diretta streaming sul canale YouTube dell’Ortigia.
Alla vigilia, coach Stefano Piccardo fa il punto sulle condizioni dei suoi: “Al momento abbiamo Gardijan e Radic che hanno dei problemi, rispettivamente uno alla mano e uno alla spalla, che stiamo verificando.
Per quanto riguarda il resto, con la squadra abbiamo parlato molto, sono due mesi che lavoriamo insieme e adesso si iniziano a vedere i nostri lati positivi e negativi.
Tra quelli negativi, sicuramente, c’è la difficoltà a gestire i momenti più importanti di una partita, momenti che purtroppo, con queste nuove regole, rischiano di essere tanti. Ciò detto, siamo consapevoli che la strada da percorrere è lunga”.
Il tecnico biancoverde presenta gli avversari e sottolinea l’importanza che questo match riveste per la crescita
ulteriore della sua squadra: “Sarà una gara fondamentale sotto diversi aspetti. L’Olympic è una formazione più
attrezzata di noi, ha uno dei portieri più forti del nostro campionato, si è rafforzata in molti ruoli, prendendo un buon
mancino, e inoltre ai due metri ha un giocatore che è cresciuto molto.
Sarà una gara molto complicata e dovremo essere bravi e veloci nelle transizioni, cercando di attaccare il loro sistema difensivo con concentrazione, senza esporci ai loro contropiedisti, come Vitale, che è in gran condizione, o Mirarchi, che conosciamo bene.
Insomma, ci sono molti rischi e molti aspetti sui quali dobbiamo focalizzarci. Siamo alla sesta giornata, dobbiamo continuare a crescere, soprattutto quando giochiamo match come questi, estremamente difficili dal punto di vista mentale.
Dobbiamo imparare a giocare e avere il controllo di ciò che facciamo, cosa che sembra semplice e invece non lo è”.
A parlare, alla vigilia, è anche Máté Aranyi, centroboa dell’Ortigia, il quale indica la strada da seguire per fare in modo che le buone prestazioni si trasformino in vittorie: “Stiamo migliorando giorno dopo giorno, gara dopo gara, ma non possiamo ignorare il fatto che, nelle ultime due trasferte, siamo riusciti a portare a casa solo un punto.
Lavoriamo tanto ogni giorno, ma non possiamo accontentarci di questo. Continuare a migliorarsi e crescere è importante, ma dobbiamo imparare anche a vincere le partite, perché ne abbiamo perse due che avevamo praticamente in mano.
Nelle fasi critiche del match, per la nostra inesperienza, prendiamo delle decisioni sbagliate. Dobbiamo lavorare su
questo, sia individualmente che come squadra, per riuscire a portare a casa i tre punti, a partire dalla gara di domani”.
Aranyi racconta come sta vivendo questa sua prima avventura in biancoverde e come procede l’adattamento al
campionato italiano e, in generale, alle nuove regole: “Penso che siamo una squadra molto ben organizzata. Mi trovo
davvero bene. Per me l’ambiente è tutto nuovo, con le nuove regole, il nuovo campionato, il nuovo stile di vita.
Sto cercando di lavorare sodo per migliorare e per essere utile, il più possibile, alla squadra. La nostra forza più grande in questa stagione è la voglia che ognuno di noi ha di diventare un giocatore migliore e, di conseguenza, far crescere tutta la squadra. Questo è il fuoco che dobbiamo mantenere vivo sempre, anche nei momenti difficili”.
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