Omicidio in via Elorina, 30enne in stato di fermo in carcere

Da questa notte è in carcere in stato di fermo il 30enne, con precedenti di polizia per reati in materia di stupefacenti, accusato dell’omicidio di Giuseppe Pellizzeri, 37 anni, ingegnere navale e ufficiale della Capitaneria di Porto, avvenuto ieri pomeriggio nei pressi di un bar di via Elorina.

Il provvedimento è stato emesso dal Pm, Priolo che ha disposto il trasferimento a Cavadonna dell’uomo che ha ammesso le proprie responsabilità. Si attendel’udienza di convalida.

L’uomo si è costituito al Comando provinciale dei Carabinieri dove si è recato, accompagnato dal suo legale di fiducia, Antonio Meduri.

Come anticipato ieri sera, alla base del fatto di sangue ci sarebbe un movente economico legato al mancato pagamento dell’affitto di un immobile.

Da una prima ricostruzione dei fatti l’omicidio rappresenta l’epilogo di una lite che si era verificata nel pomeriggio, per futili motivi, tra Pellizzeri e il fratello del 30enne.

Il disguido economico avrebbe inasprito il rapporto fra i due fino al culmine ieri: l’incontro in via Elorina, la discussione degenerata fino alla colluttazione al culmine della quale, il 30 avrebbe estratto la pistola e sparato all’indirizzo di Pellizzeri.

Quindi l’arrivo delle forze dell’ordine e del 118. Il trasporto in ospedale del 37enne che sarebbe spirato poco dopo.

L’analisi dei sistemi di video sorveglianza, l’escussione dei testimoni e i rilievi tecnici sulla scena del crimine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Siracusa, ha consentito di acclarare che il 30enne ha esploso due colpi d’arma da fuoco nei confronti della vittima, raggiunta alla spalla e allo sterno.

Sul luogo dell’evento sono stati rinvenuti e sequestrati due bossoli cal. 7,65 mentre sono in corso le ricerche dell’arma del delitto, una pistola illegalmente detenuta. Nei prossimi giorni sarà eseguita l’autopsia.