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Nuovo ospedale di Siracusa, dalla Regione ancora nessuna risposta alle richieste del ministero della Salute

nuovo ospedale

Sono trascorsi 2 mesi e mezzo e ancora non sarebbero stati predisposti gli atti amministrativi per poter dare il via libera al finanziamento

A due mesi e mezzo dalle richiesta che il ministero della Salute ha avanzato alla Regione Siciliana sull’attestazione dei requisiti per dare il via libera al finanziamento per il nuovo ospedale di Siracusa tutto tace e Salvo Baio ribadisce i suoi dubbi sul riconoscimento del Dea di secondo livello.

“Silenzio tombale sul nuovo ospedale.. Hanno perso la parola i parlamentari regionali, quelli nazionali, il sindaco Italia. Ma soprattutto l’hanno persa il presidente Schifani e il suo entourage, in particolare il superdirigente Iacolino, incaricato di predisporre per conto della giunta regionale gli atti amministrativi richiesti dal ministero della Salute.

La domanda alla quale il governo regionale deve dare una risposta è questa: il nuovo ospedale possiede i requisiti previsti dal decreto ministeriale Balduzzi per essere di secondo livello?

Sono passati due mesi e mezzo da quando il ministero della Salute ha chiesto alla Regione Siciliana di attestare il possesso di questi requisiti, ma fino ad ora da Palermo non c’è stato alcun  riscontro e nel frattempo  restano bloccati 124 milioni di fondi indispensabili per il nuovo ospedale.

Perché la Regione non risponde? Perché il nuovo ospedale i requisiti richiesti non li ha. Se qualcuno puà dimostrare il contrario si faccia avnti.

Per rendere chiaro il concetto, bisogna precisare che un ospedale per essere riconosciuto, in base al DM Balduzzi, di secondo livello deve avere nel proprio territorio un bacino d’utenza (una popolazione) di almeno 600mila abitanti e deve disporre di determinate specialità sanitarie.

Questi presupposti, ad oggi, non esistono.  Infatti  la popolazione della provincia di Siracusa fa parte, assieme a Ragusa, del bacino d’utenza di Catania che, sommando gli abitanti delle tre province, ha raggiunto un milione e 824mila abitanti in modo da ottenere tre ospedali di secondo livello.

Detto in parole semplici: la provincia di Siracusa non ha un autonomo bacino d’utenza perché i propri abitanti sono compresi nel bacino di Catania. Punto.

Meno complicato è il discorso sulle specialità sanitarie complesse, sia perchè l’ospedale Umberto I° ne possiede già più di una (ad esempio cardiologia con emodinamica interventista, chirurgia vascolare, servizio immunotrasfusionale)) e sia perchè se quelle mancanti vengono inserite, come sembrerebbe, nella programmazione regionale il ministero non dovrebbe avere difficoltà a prenderne atto, sempreché il governo regionale chiarisca preliminarmente  lo status  del nuovo nosocomio”.

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