MENU
Articoli in evidenza
consiglio comunale

Misure per la Borgata, il gruppo del Pd bacchetta l’ammnistrazione

borgata

Le critiche: “Assenza di un’impostazione strutturale e della volontà della Giunta di procedere senza un reale confronto”

Il Gruppo consiliare del Pd decide di non approvare i provvedimenti per la Borgata su Imu e CUP in discussione ieri in consiglio comunale.

“Abbiamo scelto di non approvare i provvedimenti, nonostante ne condivida in parte la ratio – speiga il gruppo – per l’assenza di un’impostazione strutturale e della volontà della Giunta di procedere senza un reale confronto con la città, le associazioni di categoria e le forze di opposizione.

Abbiamo chiesto fin dall’inizio – prosegue – un ragionamento complessivo sulle politiche fiscali, capace di
tenere insieme equità, sviluppo economico e coesione sociale. Al contrario, la maggioranza ha preferito un approccio frettoloso e parziale, limitandosi a interventi che non guardano agli effetti di medio e lungo periodo sul tessuto produttivo del quartiere.

Durante il dibattito siamo riusciti a ottenere un miglioramento nella definizione dei codici Ateco – aggiunge – ma tutti gli altri emendamenti presentati dalle forze di opposizione sono stati respinti. Emendamenti che miravano a tutelare artigiani e attività esercitate da persone fisiche, a non penalizzare le attività già esistenti, a sostenere il rientro di chi lavora fuori Siracusa e a incentivare l’affitto a canone concordato.

La discussione in aula – punta l’indice i tre consiglieri – ha evidenziato inoltre le difficoltà della maggioranza, che non è riuscita a garantire nemmeno i numeri per l’immediata esecutività del provvedimento, scegliendo comunque di non aprire alcun confronto sulle questioni di merito.

Resta infine un dato politico evidente: per il resto della città le tariffe Imu rimarranno al massimo consentito, senza alcuna riflessione sull’impatto sociale ed economico di queste scelte.

Come gruppo consiliare di opposizione – conclude il gruppo consiliare del Pd – continuiamo a ritenere che le politiche fiscali non possano essere calate dall’alto, ma debbano nascere dal confronto con la città e da una
visione chiara di sviluppo”.

© E' VIETATA LA RIPRODUZIONE - TUTTI I DIRITTI RISERVATI