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Mensa scolastica del Vittorini: a rischio per il ritrovamento di presunti reperti archeologici

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L’accorato appello sui social del vice dirigente dell’istituto comprensivo, Marco Vero

A rischio di realizzazione la mensa scolastica dell’istituto comprensivo Vittorini di Siracusa.

A lanciare l’allarme sui social è il vice dirigente della scuola di via Regia Corte, Marco Vero.

” La soddisfazione per un’opera indispensabile per garantire ai nostri bambini il pieno diritto allo studio e al tempo pieno – scrive Vero – ancora oggi un privilegio per pochi in questo territorio, è durata poco, macchine e mani delle maestranze sono ferme da ormai una settimana, un tempo breve ma prezioso, visto che solo il rispetto dei tempi, strettissimi, consentirà l’accesso al finanziamento.

A compromettere tutto – prosegue il vice dirigente – non è l’Europa, non sono i fondi, né problemi tecnici: è la paventata decisione della Soprintendenza di bloccare i lavori, in seguito a un saggio archeologico obbligatorio che ha restituito un semplice taglio vivo nella roccia, verosimilmente dovuto a un’attività di cava.

Nessun reperto. Nessuna struttura. Nessun vincolo reale. Solo pietra.

Una decisione ancor più incomprensibile – prosegue Marco Vero – se si considera che, a poche centinaia di metri, su un’area ben più sensibile dal punto di vista archeologico, è stato autorizzato un grande supermercato, costruito su resti di ben altra rilevanza storica e archeologica.

Da qui l’accorata richiesta alla Soprintendenza di procedere e valutare con equilibrio e buon senso.

“La tutela del patrimonio è un dovere – insiste Vero – ma non può trasformarsi in un ostacolo cieco sordo, assolutamente incompreso e incomprensibile, rispetto al prioritario diritto all’istruzione e allo sviluppo dei nostri figli.

Le istituzioni hanno il dovere assoluto di conciliare tutela e progresso, non di alimentare una inopinata burocrazia che penalizza la scuola pubblica e con essa un’opera attesa e di grande rilevanza sociale, mentre, di fatto, mostra elasticità davanti agli interessi commerciali e mentre a poche decine di metri giace una latomia abbandonata all’incuria e al degrado.

Si proceda subito – conclude il vice dirigente – con la valutazione di compatibilità e con eventuali prescrizioni di monitoraggio, per salvare una mensa, un’opera di grande rilevanza sociale, che rappresenta molto più di un’opera pubblica: è un investimento, una scelta di futuro, del futuro dei nostri bambini”.

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