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Lettera appello ai candidati a presidente del Libero consorzio di Siracusa

lettera

A chi sarà eletto viene chiesto di sollecitare allo Stato, un atto legislativo che salvi l’Ente dal disstesto in atto da anni

Si avvicina la data delle elezioni di secondo livello per eleggere dopo anni di commissariamento il nuovo presidente del Libero Consorzio di Siracusa.

Dalla segretaria della  Uil Fpl, Gesualda Altamore, arriva una lettera appello ai due candidati a presidente, Giansiracusa e Stefio.

“Entrambi siete sindaci – scrive Altamore – e sapete bene come oggi per un Ente locale entrare nel girone dei dannati del dissesto sia in tanti casi una strada senza uscita ma nel caso del Libero consorzio privo di entrate dirette, una condanna a morte per inedia.

L’idea che ci siamo fatti e da tempo – prosegue –  è che senza un atto legislativo ad hoc questo paziente non abbia speranza alcuna di riprendersi e stavolta alla politica toccherà di dover certificarne la morte definitiva.

Quello che chiediamo, pertanto, come primo atto successivo all’insediamento a chi di voi sarà democraticamente eletto, è di chiedere appunto allo Stato, un atto legislativo che così come fatto con i vari decreti “Salva Roma” o “Salva Catania”, salvi un Ente, il Libero Consorzio di Siracusa, della cui efficienza hanno grandemente bisogno il territorio con imprese, cittadini ei lavoratori dell’Ente stesso, che non si sono mai tirati indietro e continuano nonostante tutto a dare dignità a un sistema che qualcun altro ha voluto svilire.

Quello che vi chiediamo – conclude Altamore – è di far diventare questa una missione comune. Noi ci siamo”.

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