Ad oggi sono 92 i detenuti lavoranti e da gennaio con l’apertura della tessitoria arriveranno a 120 e con altri progetti arriveranno al totale di 150
La casa di reclusione di Noto esempio virtuoso di opportunità lavorative e recupero sociale dei detenuti.
A dirlo è Giuseppe Argentino, segretario provinciale Osapp della Polizia Penitenziaria.
“Su 150 detenuti presenti – riferisce Argentino – fino a qualche settimana fa ne lavoravano circa 78, oggi sono arrivati a 92 e da gennaio verosimilmente con l’apertura della tessitoria si arriverà ad impiegarne circa 120 e con altri progetti, di cui si attende l’autorizzazione, i detenuti lavoranti arriveranno ad un totale di 150.
È opportuno rammentare che il lavoro interno agli istituti penitenziari – prosegue – è equiparato al lavoro esterno, quindi con versamento di contributi previdenziali, ferie e riposi settimanali. Ogni detenuto arriva a guadagnare anche 10 euro l’ora quindi circa 60 euro lordi al giorno.
E’ anche ovvio – conclude – che quando qualche detenuto adotta comportamenti non consoni alla buona
condotta, o commette atti illeciti, perde il lavoro ed è immediatamente trasferito”.
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