Le segreterie territoriali ritengono indispensabile un’interlocuzione con il Governo nazionale
Incontro ieri tra le segreterie territoriali di Siracusa e i rappresentanti di Isab. Per l’azienda hanno partecipato il presidente del Consiglio di Amministrazione, Massimo Nicolazzi, il Direttore Generale, ing. Giovanni Lo Verso, e il responsabile delle Risorse Umane, ing. Fabrizio Guagliardo.
“L’azienda – riferisce Andrea Bottaro, segretario Ulitec Sicilia – ha illustrato i contorni della vicenda che ha portato al contenzioso legislativo e al conseguente pignoramento delle quote azionarie, confermando l’impugnazione del provvedimento e precisando che entro il mese di novembre la questione potrebbe essere definitivamente chiarita. È stato ribadito che tale vicenda non comporta alcuna ripercussione sull’operatività della raffineria”.
Ottimismo è stato espresso rispetto alla possibilità di chiudere il 2025 con risultati positivi e sulla possibile chiusura della procedura di debito negoziata.
“Tuttavia – aggiunge Bottaro – l’azienda ha segnalato alcune criticità legate al secondo pacchetto di sanzioni verso la Russia, che determineranno – già dalla prossima settimana – l’impossibilità di vendita dei carburanti tramite autobotti a Lukoil Italia. Tale cambiamento comporterà una revisione dei percorsi commerciali, su cui l’azienda sta già lavorando.
Isab – prosegue – ha inoltre rassicurato le organizzazioni sindacali circa la continuità delle forniture di prodotti da parte di Versalis, essenziali per il regolare funzionamento della raffineria.
L’intenzione dichiarata è quella di proseguire le attività di raffinazione tradizionale, studiando al contempo nuove soluzioni per incrementare la competitività dell’impianto”.
Smentite trattative in corso riguardanti manifestazioni di interesse da parte di grandi player del settore per l’acquisizione della raffineria.
“L’incontro – dichiara il segretario della Uiltec Sicilia – si è rivelato utile per fornire chiarezza e rassicurazioni circa la continuità produttiva e le prospettive positive della raffineria. Restano tuttavia preoccupazioni sulla solidità della proprietà e sugli assetti futuri dell’impianto, che – a nostro avviso – deve essere supportato da un importante piano di investimenti volto al riammodernamento di una struttura operativa da oltre cinquant’anni.
Per queste ragioni – conclude Bottaro – riteniamo indispensabile un’interlocuzione con il Governo nazionale, unico soggetto in grado di fornire risposte concrete ai quesiti posti e di sostenere un percorso di rilancio industriale. In questo contesto le dichiarazioni del ministro Urso non bastano per fugare i dubbi sulla prospettiva industriale della raffineria“.
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