Le liste d’attesa e la cronica carenza di medici e infermieri in Sicilia, secondo il senatore siracusano, configurano un’emergenza sanitaria
“Si acquisiscano ulteriori informazioni con apposite ispezioni e si prendano misure urgenti al fine di superare e
risolvere la grave inosservanza cronica dei tempi massimi delle liste d’attesa per interventi chirurgici in Sicilia reclutamento straordinario per medici e infermieri in Sicilia, anche mediante lo sblocco di concorsi e incentivi”: è la richiesta che il senatore siracusano, Antonio Nicita rivolge al Ministro della Salute attraverso un’interrogazione.
“Ad una cittadina di Siracusa, l’Asp locale – scrive Nicita -ha comunicato una disdetta ingiustificata dell’intervento chirurgico programmato per il 5 giugno 2025 a cui doveva essere sottoposta la figlia minore, dopo 15 mesi di attesa, e nonostante il pre-ricovero già completato.
Questo – prosegue – dimostra -gravi carenze organizzative e la totale assenza di protocolli sostituitivi, a partire dalla impossibilità di affidare l’intervento a un altro medico”.
Sul fronte della cronaca Nicita riporta la notizia di un’inchiesta da parte della Procura di Siracusa in seguito alla
morte di un paziente di 70 anni, al Pronto soccorso dell’ospedale Umberto I, dove l’anziano sarebbe rimasto in attesa per circa 4 ore prima che ne venisse accertato il decesso.
“La sanità siciliana – afferma il senatore soffre di un deficit strutturale di personale che è stimato in un -32% di
medici rispetto al fabbisogno. A tale mancanza si associa l’assenza di 4.200 infermieri già a partire dal 2024, numeri che configurano – conclude Nicita – un’emergenza sanitaria regionale”
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