MENU
Articoli in evidenza
fillea cgil

Infortuni sul lavoro in Sicilia: da gennaio a luglio + 37 rispetto allo stesso periodo del 2024

infortuni

Preoccupa anche il quadro delle malattie professionali

Incremento di 37 infortuni nel settore delle costruzioni in Sicilia nel periodo gennaio-luglio 2025 rispetto agli stessi mesi del 2024.

Tra le province, spicca Agrigento, dove si registra un significativo aumento degli infortuni nel settore costruzioni, passando da 113 nel 2024 a 167 nel 2025.

“Nel complesso – dichiara Salvo Carnevale della segreteria Fillea Cgil Sicilia –  i dati mostrano che la situazione della sicurezza nei cantieri e nei luoghi di lavoro in Sicilia – per l’ennesima volta – restituisce un bollettino da emergenza piena.

Preoccupa – aggiunge – anche il quadro delle malattie professionali. In base ai dati raccolti dalle denunce di malattie professionali in Sicilia per il periodo da gennaio a luglio 2025, emerge un quadro significativo che merita attenzione, in particolare per le malattie osteomuscolari, le malattie dell’orecchio e le malattie respiratorie, che rappresentano le classi numericamente più impattanti in senso assoluto e in particolare per il settore delle costruzioni».

Le denunce per malattie osteomuscolari, nel periodo indicato – spiega Carnevale – hanno mostrato un notevole incremento, passando da 468 casi nel 2024 a 567 nel 2025.

Questo aumento evidenzia la crescente incidenza di problemi legati al sistema muscoloscheletrico, che può essere attribuita a fattori come l’intensificazione dei carichi di lavoro e le condizioni ergonomiche, ancora inadeguate, negli ambienti lavorativi.

Anche le malattie dell’orecchio hanno visto un incremento, con un totale di 92 denunce nel 2025 rispetto a 87 nel 2024.

Questi dati – prosegue – sottolineano la necessità di monitorare e gestire i rischi acustici nei luoghi di lavoro, in particolare negli ambienti ad alta esposizione al rumore. Le denunce per malattie respiratorie, sebbene abbiano registrato una diminuzione da 163 nel 2024 a 113 nel 2025, rimangono comunque una preoccupazione significativa.

Questi problemi possono derivare dall’esposizione a sostanze nocive e ambienti insalubri, richiedendo un maggiore impegno nella promozione di pratiche lavorative sicure.

Allargando l’analisi a un quinquennio (2020-2024) – fa nota ancora Carnevale – registriamo un aumento del 4,7% degli infortuni sul lavoro e un incremento dell’8,2% degli operaicidi, gli esiti mortali derivanti da infortunio sul lavoro.

Tendenza analoga nelle malattie professionali in Sicilia per lo stesso periodo di osservazione quinquennale: + 5,6% che conferma che le prime 10 malattie risultano essere a carico dell’apparato osteomuscolare, delle orecchie per ipoacusia da rumore e a carico del sistema respiratorio a causa di asbestosi, silicosi e broncopatie.

Continua, allo stato attuale, la totale inefficacia di misure-tampone o strutturali che appaiono sostanzialmente neutre dinanzi a un fenomeno spaventoso.

All’orizzonte non si intravedono, al momento, cambi di direzioni radicali che servirebbero a ribaltare autentici bollettini di guerra. Le armi a nostra disposizione, evidentemente, non sono sufficienti per combattere il fenomeno, impossibile pensare di sconfiggerlo a oggi”.

 

© E' VIETATA LA RIPRODUZIONE - TUTTI I DIRITTI RISERVATI