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monitoraggio ambientale

Incendio Ecomac, nei giorni successivi diossine e furani oltre la soglia nell’area industriale di Augusta

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Ribadita dal Libero Consorzio l’auspicio di costruire una cabina di regia provinciale stabile, che veda coinvolti tutti i soggetti istituzionali competenti

Gli ultimi esiti del monitoraggio ambientale, condotto da parte di Arpa Sicilia, dopo l’incendio del 5 luglio
all’impianto Ecomac di Augusta, confermano, in alcuni punti di campionamento, concentrazioni di diossine e furani superiori ai livelli normalmente riscontrati in ambiente urbano, in particolare nell’area industriale di Augusta, presso lo stabilimento Rigenia, con un picco significativo rilevato nei giorni immediatamente successivi all’evento.

Per tutti i territori monitorati al di fuori dell’area industriale di Augusta i valori di diossine e furani risultano in alcuni casi superiori e generalmente prossimi ai livelli tipici degli ambienti urbani, con oscillazioni temporanee ma senza superamenti significativi o persistenti.

In tutti questi casi, gli altri inquinanti analizzati (PCB e IPA) si mantengono ampiamente al di sotto delle soglie di riferimento.

Il Libero Consorzio condivide e rilancia l’auspicio espresso in occasione della seduta della IV Commissione Territorio e Ambiente, di “costruire una cabina di regia provinciale stabile, che veda coinvolti tutti i soggetti istituzionali competenti – Arpa, Asp, Comuni interessati, Protezione Civile – con l’obiettivo di garantire un monitoraggio coordinato, una comunicazione efficace ai cittadini e una gestione condivisa delle eventuali misure da adottare”.

“Un modello operativo, questo – ribadisce il presidente Michelangelo Giansiracusa – che possa rafforzare la fiducia nelle comunità locali e rispondere con serietà e trasparenza a eventi ambientali complessi”.

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