Hanno espresso forte preoccupazione per la qualità dell’aria e per i possibili effetti a medio-lungo termine sull’ambiente e sulla salute pubblica
Due incontri in 48 ore in Prefettura per coordinare il monitoraggio a seguito dell’incendio Ecomac.
Presenti i sindaci dei Comuni ricadenti nell’AERCA (Area ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale) – Siracusa, Augusta, Floridia, Melilli, Priolo Gargallo e Solarino – insieme al Presidente del Libero Consorzio Comunale di Siracusa.
Ai tavoli hanno preso parte anche i rappresentanti di Arpa Sicilia, Asp di Siracusa, Vigili del Fuoco, Protezione Civile regionale e provinciale, con l’obiettivo di esaminare i dati aggiornati sul monitoraggio ambientale e coordinare le azioni successive.
Nel corso degli incontri sono stati condivisi i primi esiti ufficiali trasmessi da Arpa Sicilia dai quali emergono criticità che richiedono attenzione e azione immediata.
Nel punto di campionamento posizionato sul Municipio di Melilli, è stato rilevato un valore di diossine e furani (PCDD/PCDF) pari a 738 ± 295 fg/m³, oltre la soglia indicativa di 300 fg/m³ stabilita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come possibile indice della presenza di una fonte emissiva locale attiva.
I valori di PCB e IPA risultano sotto le soglie di riferimento. I campioni prelevati nelle aree circostanti l’impianto Ecomac hanno evidenziato livelli particolarmente elevati di sostanze volatili, in particolare benzene (51 μg/m³), toluene (32,3 μg/m³), propene (65,4 μg/m³) e stirene (21,3 μg/m³).
I Sindaci di Siracusa, Augusta, Floridia, Melilli, Priolo Gargallo e Solarino e il Presidente del Libero Consorzio di Siracusa hanno espresso forte preoccupazione per la qualità dell’aria e per i possibili effetti a medio-lungo termine sull’ambiente e sulla salute pubblica.
Il coordinamento ha assicurato un’azione di cooperazione tra tutti i livelli coinvolti – comunali, provinciali, regionali – promuovendo un approccio condiviso al monitoraggio ambientale e alla gestione dell’emergenza.
Amministratori e tecnici hanno concordato sull’urgenza di estendere il monitoraggio ad altre matrici ambientali (suolo, acque, filiera agroalimentare); di istituzionalizzare un tavolo di coordinamento permanente e di garantire una comunicazione chiara, costante e trasparente ai cittadini, con aggiornamenti sui dati e sulle misure da adottare.
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