“Il confronto si è ridotto a mere dinamiche di potere”: accusa il deputato regionale
“Lascio Fratelli d’Italia. È una scelta che arriva dopo una lunga e sofferta riflessione, ma che oggi considero necessaria per coerenza e rispetto soprattutto verso me stesso”.
Così il deputato regionale Carlo Auteri, che mesi fa si era autosospeso dal partito: “Non si può far politica se ci si ritrova in un clima privo di inclusione – aggiunge – senza quella solidarietà politica che dovrebbe essere il fondamento di una comunità di intenti.
Qui in provincia – prosegue – il partito è stato trasformato in uno strumento di gestione personale, in cui il confronto si è ridotto a mere dinamiche di potere.
Non mi riconosco – affonda il colpo – più in un sistema fatto di faide, silenzi imposti e scelte calate dall’alto. Faccio politica per servire i cittadini, non per partecipare a giochi di palazzo o subire imposizioni. A chi ritiene di poter trattare gli altri come yes man o camerieri, auguro buon proseguimento. Io vado avanti, libero e sereno”.
Il deputato regionale tiene però a precisare di restare grato a Giorgia Meloni e a Manlio Messina per “l’opportunità che mi è stata data, ma le nostre strade si dividono”.
Ha atteso l’esito della Commissione di Garanzia del partito ma – precisa – “mi rendo conto che a prescindere da qualsiasi decisione, non è più possibile immaginare un mio futuro politico in questo contesto. Non così, non con queste persone.
Continuerò il mio lavoro da deputato regionale, con lo stesso spirito di servizio che mi ha sempre contraddistinto – concludo – oggi chiudo una porta, ma ne apro altre, con entusiasmo e determinazione. Perché il futuro, personale e politico, lo costruisco giorno dopo giorno, con coraggio e con la forza delle idee”.
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