Inevitabile dall’inizio il riferimento all’approvazione, giunta dal consiglio comunale all’alba di oggi, del bilancio di previzione 2026-2028
Conferenza stampa di fine anno del sindaco di Siracusa, Francesco Italia, questa mattina nel salone Borsellino di Palazzo Vermexio.
Il primo cittadino ha raccontato quanto fatto nel 2025, quanto aviato e quanto programmato per il 2026. Accanto a lui, gli assessori Palma Daniela Vasques e Marco Zappula, la vice presidente del consiglio comunale Conci Carbone, il capo di gabinetto Giuseppe Gibilisco e il direttore generale Giorgio Giannì.
Inevitabile dall’inizio il riferimento all’approvazione, giunta dal consiglio comunale all’alba di oggi, del bilancio di previzione 2026-2028.
Grande la soddisfazione di Italia: “Adesso tutti hanno già ben chiari gli obiettivi dell’amministrazione. La maggioranza – prosegue – hanno dimostrato correttezza e serietà e l’opposizione ha creato le considizioni per arrivare all’obiettivo”.
“Il 2025 è stato l’anno del lavori in corso. La città – aggiunge – sta vivendo un momento straordinario di programmazione, realizzazione e rendicontazione”.
Poi una lunga lista di opere realizzate e da avviare tra strade, scuole, strutture sportive (Palaindoor, Palazzetto, stadio De Simone, pattinodromo), interventi di politica sociale (Stazione di Posta, servizi di anagrafe a domicilio) “per far sì che Siracusa sia davvero una città accessibile e l’inclusione non sia solo una parola”.
Università, turismo e rinascità della Borgata (misure anticrisi) sono tra gli altri interventi preventivati.
Accanto ai programmi dell’amministrazione comunale, nel 2026 si affiancheranno consistenti investimenti privati e qui il sindaco ha citato l’operazione in corso sulla rinascita del circuito e la vendita del carcere borbonico.
Rimane un nervo scoperto, quello relativo alla pubblica illuminazione che ha lasciato tutti scontenti: “Stiamo in parte riuscendo a risolvere il problema – assicura Italia – abbiamo avviato verifiche interne ed esterne, e abbiamo stanziato delle somme per l’infittimento degli impianti esistenti e per l’illuminazione di quelle strade che non ne sono ancora provviste”.
Facendo gli auguri per il 2026, il sindaco Italia ha spiegato il motivo per cui non ha emesso un’ordinanza contro l’uso dei botti a Capodanno. “L’ho fatto – conclude – non perché mi piacciono ma perché, per il rispetto che porto all’istituzione che rappresento, trovo che non ha senso annunciare divieti e sanzioni che poi è impossibile far rispettare. Si mettano in campo azione concrete e sarò il primo a intervenire”.
© E' VIETATA LA RIPRODUZIONE - TUTTI I DIRITTI RISERVATI


















