“Servono soluzioni – dichiarano – il Libero Consorzio non si salva con gli appelli”
E’ scontro senza esclusione di colpi, anche bassi, sulla questione della gestione del Libero Consorzio di Siracusa, tra il presidente Giansiracusa e la capogruppo di Grande Sicilia, Impeduglia da un lato e il deputato Cannata e il consigliere Lupo dall’altra.
“Leggo con stupore le parole del presidente Giansiracusa, che preferisce attaccare chi, come me, chiede semplicemente un piano chiaro per risanare l’ex Provincia”: attacca Cannata.
“È stato eletto con una sua maggioranza – aggiunge – ma anziché fare autocritica per un incontro inutile e privo di contenuti operativi, se la prende con chi gli fa notare l’inutile convocazione plenaria.
Ci saremmo aspettati un piano d’azione, un cronoprogramma, misure concrete da condividere – prosegue – non una generica richiesta di unità per dare carta bianca al presidente. La politica non è una delega in bianco, tanto meno in una fase così delicata.
Definire ‘passerella’ quella riunione non è una provocazione, ma una constatazione. Non basta riempire l’aula per dire che si sta facendo qualcosa – aggiunge Cannata – servono proposte, numeri, scelte coraggiose.
Come parlamentare – conclude – sono pronto a sostenere ogni azione concreta per salvare l’Ente, come già fatto in passato, ma non parteciperò mai a riti vuoti solo per salvare l’apparenza”.
A Cannata si affianca il consigliere provinciale di Fratelli d’Italia, Giuseppe Lupo, che replica invece alla capogruppo di Grande Sicilia Vanessa Impeduglia.che ha accusato l’on. Cannata di non aver fatto nulla in due anni da deputato a favore dell’ente in dissesto.
“La ricerca di risorse aggiuntive straordinarie una tantum allo Stato o alla Regione – afferma Lupo – non è una misura strutturale, e noi oggi abbiamo bisogno di confrontarci su programmazione e progettazione di misure più strutturali possibili perché la sostenibilità finanziaria dell’Ente dovrà poggiare su basi solide e non su misure straordinarie o una tantum
Riteniamo – aggiunge – che in un contesto di difficoltà finanziaria sia innanzitutto prioritario e di fondamentale importanza conoscere quali azioni concrete siano in via di programmazione per garantire il risanamento e la sostenibilità delle finanze provinciali.
In particolare – prosegue – quali interventi stia progettando per ridurre le spese non essenziali e ottimizzare le risorse e se ci siano allo studio strategie di riorganizzazione della macchina amministrativa e del personale, incremento delle entrate, valorizzazione del patrimonio o altre iniziative funzionali al raggiungimento degli obiettivi.
C’è chi – conclude Lupo – ha deciso di prendersi le poltrone incapaci di risolvere questioni tanto importanti e di chiedere adesso l’aiuto e le soluzioni a Roma”.
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