Attivato anche una task force legale per sostenere le famiglie coinvolte
Sdegno e rabbia espressi dal vicepresidente del Codacons, Bruno Massina, per i maltrattamenti subiti da disabili e anziani in strutture sociosanitarie di Pachino che hanno portato all’esecuzione di 16 misure cautelari a carico di titolari e dipendenti.
“Siamo di fronte a una realtà inaccettabile, che impone una reazione immediata, netta e definitiva”: dichiara Messina che annuncia la costituzione di parte civile del Codacons nel procedimento penale e che invoca pene esemplari per tutti i responsabili.
“Si tratta di gesti ignobili, abusi sistematici e crudeltà volontarie contro persone fragili, indifese e incapaci di reagire – prosegue Messina – che impongono una risposta durissima da parte delle istituzioni”.
L’associazione chiede controlli rigorosi e regolari nelle Rsa, piani di monitoraggio sanitario e psicologico periodici per gli ospiti, con il coinvolgimento di medici qualificati, e sanzioni amministrative severe nei confronti delle strutture che violano le normative, fino all’interdizione o alla revoca delle autorizzazioni in caso di gravi abusi.
In particolare, in relazione ai fatti di Pachino, viene chiesto che ai soggetti coinvolti venga vietato di ricoprire incarichi nel settore assistenziale e venga impedito ogni futuro contatto con strutture dedicate ad anziani o disabili.
Il Codacons, per sostenere le famiglie coinvolte, ha attivato una task force legale, coordinata dall’avvocato Bruno Messina, per fornire assistenza e avviare azioni finalizzate al risarcimento dei danni morali e materiali subiti dagli ospiti delle strutture coinvolte.
L’associazione, infine, invita il Comune di Pachino e la Regione Siciliana a costituirsi parte offesa nel procedimento penale.
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