“Un decreto ingiuntivo non opposto, pagabile già nel 2023 – accusano Cavallaro e Romano – viene tenuto dentro un cassetto per 2 anni”
Il consiglio comunale di Siracusa dovrà decidere nella seduta di domani se approvare un debito fuori bilancio di 51.618,12 euro, di cui oltre 10mila per interessi legali.
La vicenda è legata ai lavori di rifunzionalizzazione e riqualificazione urbana della connessione tra la stazione ferroviaria e piazzale Marconi affidati alla Respin s.r.l.
“In conseguenza del mancato pagamento di alcune fatture – riferisce il gruppo consiliare di FdI – il Comune subisce il decreto Ingiuntivo 18/04/2023 emesso dal Tribunale di Siracusa, non provvisoriamente esecutivo, per la somma di 37.525,29, oltre gli interessi e le spese di procedura di ingiunzione, che è stato notificato il 21/04/2023.
Ma – evidenziano Cavallaro e Romano – poiché il Comune di Siracusa non ha proposto opposizione entro i termini di legge la Società Repin s.r.l., ottenuta l’esecutorietà il 7 luglio 2023, dopo 2 anni di indulgenza, quest’anno notifica atto di precetto in data 03/06/2025, che però viene erroneamente assegnato all’ufficio tributi, poi giunge all’ufficio legale il 19 giugno e poi trasmesso dall’avvocatura al Settore Mobilità e Trasporti il successivo 25 giugno.
Non è la prima volta – accusa il gruppo di FdI – che l’Amministrazione comunale scivola sull’organizzazione e soprattutto sulla prevenzione dei contenziosi giudiziari.
Il sindaco avvii un’indagine interna e proponga soluzioni per una gestione efficace della risoluzione di tutto il contenzioso”.
© E' VIETATA LA RIPRODUZIONE - TUTTI I DIRITTI RISERVATI