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Crollo alla sede dell’Alberghiero di via Polibio: il Consiglio d’Istituto: “Saremo costretti temporaneamente ai doppi turni”

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“Questa situazione non è solo un disagio, è una palese violazione dei diritti fondamentali degli studenti e del personale scolastico”

Profondo disagio espresso dal Consiglio d’Istituto dell’Alberghiero di Siracusa “Federico II di Svevia” per la mancanza, da ormai quasi cinquant’anni, di una sede unica e stabile.

“Questa situazione non è solo un disagio – si legge nel documento – è una palese violazione dei diritti fondamentali degli studenti e del personale scolastico. In questi anni ci siamo trovati costretti a svolgere le lezioni in garage, bassi e locali malsani adattati a scuole, dove si sono verificati crolli di calcinacci, infiltrazioni d’acqua, causate dagli appartamenti sovrastanti e condizioni igienico-sanitarie inaccettabili.

Nonostante le difficoltà – continua la nota – la nostra scuola ha sempre continuato a operare con professionalità e senso del dovere. Abbiamo garantito servizi e supporto a enti pubblici e privati, partecipato attivamente a fiere ed eventi istituzionali spesso sostenendo costi a nostro carico e offrendo un impegno costante, che purtroppo non è mai stato adeguatamente riconosciuto.

Pretendiamo una sede unica e definitiva: nella fattispecie, il plesso di Viale Santa Panagia, che rappresenta l’unico edificio in grado di accogliere adeguatamente la nostra popolazione scolastica.

Abbiamo già investito circa un milione di euro tra fondi Pnrr e Fesr per l’implementazione di laboratori 4.0 e aule innovative proprio in questa sede, dimostrando concretamente la nostra volontà di crescita e modernizzazione.

Sono stati autorizzati ulteriori finanziamenti per il completamento e la realizzazione di ulteriori laboratori innovativi.

A seguito di questo ennesimo episodio di crollo – anticipa il consiglio d’istituto – saremo costretti a ricorrere temporaneamente, pur di garantire almeno un diritto minimo allo studio, ai doppi turni presso la sede di viale Santa Panagia, arrecando ulteriore disagio a studenti, famiglie e personale”.

Da qui la richiesta di assegnazione urgente e definitiva di una sede unica, stabile e sicura, nella sede di Viale Santa Panagia; il riconoscimento del diritto di studenti e docenti a operare in ambienti dignitosi, idonei e salubri e la fine immediata di una condizione di precarietà, abbandono e incuria che mina il futuro dei nostri giovani e la credibilità del sistema pubblico”.

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