Non sarebbero rispettati i parametri previsti dal Decreto Ministeriale dell’8 aprile 2008
Il Comitato “No CCR via Rinaldi” annuncia la presentazione di un esposto formale alla Procura della Repubblica di Siracusa, affinché vengano accertate eventuali responsabilità e valutati tutti i profili di natura amministrativa, ambientale e penale.
“Il 19 maggio – si legge in una nota del Comitato – è stato ufficialmente aperto il Centro Comunale di Raccolta di via Rinaldi, nonostante le numerose proteste da parte dei residenti.
Forse il nostro silenzio è stato frainteso come assenso: così non è. Il Comitato non si è mai fermato e, alla luce delle recenti dichiarazioni emerse nella seduta del Consiglio Comunale del 20 maggio – relative alla delocalizzazione dei CCR Gozzo e Monsignori – riteniamo urgente e necessario agire.
Durante la seduta, il consigliere Casella ha dichiarato pubblicamente che il CCR non reca alcun disturbo ai residenti. Una affermazione grave e infondata, visti i disagi legati al rumore e alla viabilità che il quartiere è costretto a subire ogni giorno.
Ma non è tutto: il CCR di via Rinaldi, secondo le nostre valutazioni tecniche – spiega la nota – non rispetterebbe i requisiti minimi previsti dal Decreto Ministeriale dell’8 aprile 2008.
Tale normativa – conclude il Comitato – stabilisce parametri chiari e vincolanti per l’istituzione dei Centri Comunali di Raccolta, tra cui: distanza da centri abitati, accessibilità in sicurezza, gestione del traffico, e misure per l’abbattimento dell’inquinamento acustico. Tali condizioni, nel caso specifico, appaiono evidentemente disattese”.
Da qui la decisione di presentare l’esposto.
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