MENU
Articoli in evidenza
interrogazione

Caso Isab, Nicita (Pd): “Il governo valuti l’acquisizione del controllo pubblico dell’impianto, con una quota del 51%”

isab

Sollecitate verifiche per garantire la stabilità operativa, ambientale e occupazionale del sito

Interrogazione urgente ai Ministri competenti – Imprese e Made in Italy, Ambiente e Sicurezza Energetica, Difesa e Lavoro – presentata dal senatore siracusano Antonio Nicita (Vice Presidente del gruppo Pd in Senato) sulla situazione della raffineria Isab di Priolo.

Il sito, che rappresenta circa il 20% della capacità di raffinazione nazionale e occupa oltre 1.000 lavoratori diretti, è stato ceduto nel 2023 da Litasco/Lukoil alla società GOI Energy, con autorizzazione condizionata del Governo ai sensi della normativa “golden power”.

Un contenzioso con Litasco SA ha portato il Tribunale di Milano a riconoscere un credito di circa 150 milioni di euro a carico di GOI Energy, con l’avvio di iniziative esecutive sulle quote Isab.

Nicita sollecita verifiche approfondite da parte della Presidenza del Consiglio (unità Golden Power), del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) e del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) sulla solidità patrimoniale di GOI Energy e sull’attuazione degli impegni previsti in sede di autorizzazione all’acquisto.

“La raffineria di Priolo non è solo un impianto industriale – dichiara Nicita – ma un presidio strategico per la sicurezza energetica e per l’economia siciliana. Dopo le vicende societarie e giudiziarie, il Governo deve chiarire se sono rispettate le prescrizioni imposte con il DPCM del 13 aprile 2023 e garantire la stabilità operativa, ambientale e occupazionale del sito.”

Evidenziata anche la necessità di un coordinamento con Eni e Versalis, che stanno attuando piani di riconversione nel polo industriale di Priolo–Augusta–Melilli, per evitare impatti negativi su occupazione e continuità produttiva.

Infine, l’interrogazione propone al Governo di valutare l’acquisizione del controllo pubblico dell’impianto, con una quota del 51%, in ragione del fatto che Isab, già asset strategico, è una infrastruttura critica eleggibile nei piani finanziari di resilienza energetica per la Difesa che includono la protezione delle da minacce o interruzioni che potrebbero colpire la fornitura nazionale di energia, vista la crescente interconnessione tra sicurezza industriale e sicurezza nazionale e l’incremento della spesa pluriennale della Difesa in rapporto al Pil assunta dal Governo Italiano.

“Priolo – conclude Nicita -deve essere tutelato e rilanciato, nel segno della sicurezza nazionale, sostenibilitàecologica e della garanzia e riqualificazione occupazionale”.

© E' VIETATA LA RIPRODUZIONE - TUTTI I DIRITTI RISERVATI