Sono arrivate 8 istanze di partecipazione e tra queste è stata scelta quella di un’agenzia con sede a Ragusa
E’ la Ditta Marcello Cannizzo Agency s.r.l., con sede a Ragusa che organizzerà lo spettacolo dei festeggiamenti di Capodanno 2026 in piazza Duomo a Siracusa.
Questo l’esito dell’analisi delle 8 proposte pervenute al Comune alla data del 10 dicembre scorso.
Hanno partecipato alla selezione la Ditta Ibiza Connection Srl, con sede in Romania, la Visual Space GmbH, con sede in Germania, la Ditta Audiolab s.r.l.s., con sede a Siracusa, la Quintosol Production S.r.l., con sede a Palermo, la
Ditta Puntoeacapo S.r.l., con sede a Catania, che aveva organizzato il Capodanno dell’anno scorso, la Galileo Galilei Production TV srl, con sede a Roma, la Ditta Marcello Cannizzo Agency s.r.l., con sede a Ragusa e la JFL Services SRL, con sede a Siracusa.
La prima non è stata ammessa requisiti richiesti dall’Avviso all’art.3.
Dall’esame delle altre proposte, la Commissione, nel rispetto dei criteri indicati dell’avviso pubblico (Qualità rilievo artistico e originalità della proposta, Qualità dei sistemi tecnologici utilizzati, proiezioni, Economicità prezzo/valore artistico, Know how soggetto proponente, Sostenibilità ambientale, Piano di comunicazione) ha assegnato i punteggi totali: Visual Space GmbH 42, Audiolab s.r.l.s., 63, Quintosol Production S.r.l 65, Puntoeacapo S.r.l., 83, Galileo Galilei Production TV S.r.l. 74, Marcello Cannizzo Agency s.r.l. 92, JFL Services SRL 66.
La Ditta Marcello Cannizzo Agency s.r.l.è risultata essere più soddisfacente per l’Amministrazione Comunale in termini di qualità, di notorietà degli artisti e di realizzazione dell’evento.
Tra le 4 proposte di spettacolo differenti è stata scelta la numero 4 che, così come le altre, prevede un piano economico di 100.000 euro, di cui 80.000 quota parte del Comune e 20.000 euro quota parte a carico dello sponsor.
L’attività proposta è coerente con gli obiettivi strategici dell’Ente in materia di promozione della cultura,
valorizzazione delle tradizioni popolari e del territorio e di inclusione sociale”.
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