Definiti gravi gli impatti sull’incolumità delle persone, sull’ambiente e sugli animali
Si avvicina la fine dell’anno e il Codacons torna a sollecitare interventi per limitare i problemi legati a i botti dei festeggiamenti di Capodanno.
Viene infatti reiterata la richiesta ai sindaci di adottare “ordinanze restrittive e l’attivazione di una task force delle forze dell’ordine per prevenire incidenti, ferimenti, danni materiali e ricadute significative sulla salute pubblica e sull’ambiente”.
“Ogni anno – ricorda l’associazione – il copione si ripete: Pronto soccorso presi d’assalto, ustioni, amputazioni, incendi, famiglie sconvolte e animali terrorizzati. Un bilancio pesante e purtroppo prevedibile, che non si consuma solo nella notte di Capodanno ma già nei giorni precedenti, trasformando intere città in luoghi insicuri”.
Oltre ai rischi per l’incolumità delle persone, il Codacons richiama l’attenzione su un aspetto ancora troppo spesso sottovalutato: l’impatto ambientale dei botti. L’esplosione di petardi e fuochi d’artificio provoca infatti il peggioramento della qualità dell’aria, con l’emissione di polveri sottili e sostanze chimiche nocive che vengono inalate dai cittadini.
Gravi gli effetti dei botti sugli animali domestici e sulla fauna selvatica, spesso vittime di stress, fughe improvvise e, in molti casi, conseguenze fatali dovute alle esplosioni incontrollate.
Da qui la richiesta di provvedimenti chiari, controlli serrati sul territorio, sequestri del materiale illegale e un coordinamento stabile tra Prefetture e forze dell’ordine.
“Difendere la sicurezza dei cittadini, proteggere l’ambiente e rispettare gli animali significa scegliere la civiltà contro il caos. È una battaglia di responsabilità e buon senso che le istituzioni devono affrontare senza ulteriori rinvii”: conclude Tanasi.
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