La nuova consulenza è stata affidata al prof. Raffaele Sperandeo ricercatore dell’Università di Napoli che giorno 13 giurerà
Una nuova pagina nel procedimento sugli atti persecutori, calunnia e diffamazione compiuti ai danni di Mirella Abela da parte di Marcus Pota.
Mirella è la madre di Valeria Pandolfo, compagna e convivente di Pota, nella cui abitazione, a Prata Sannita, è stata trovata morta, in circostanze poco chiare, il 17 maggio 2021.
E proprio dall’azione messa in campo da Mirella Abela per far luce su questa tragedia, sono scatutite una serie di azioni vessatorie, tutte denunciate, che, secondo la pubblica accusa, sarebbero state messe in atto dall’imputato.
A seguito di uno studio approfondito del fascicolo, la giudice Giulia D’Antoni ha infatti deciso di disporre una nuova perizia sull’imputato.
L’incarico è stato affidato al prof. Raffaele Sperandeo ricercatore dell’Università di Napoli che, proprio domani, giurerà in tribunale per l’accettazione dell’incarico.
Al conferimento dell’incarico sarà presente in videocollegamento anche la crimonologa Roberta Bruzzone, consulente di Mirella Abela, che parteciperà anche alle operazioni peritali.
Sperandeo dovrà stabilire nel suo esame se Pota è o non è capace di intendere e volere, il grado di pericolosità sociale e se è capace di partecipare al processo.
La decisione adottata dalla giudice va nella direzione della richiesta avanzata dall’avvocata di Mirella Abela, Gabriella Mazzone e dalla legale dell’associazione Rea, l’avvocata Antonella Giuffrida, che hanno ritenuto la precedente perizia, quella del dott. Giordano, lacunosa e contraddittoria anche sulla scorta della relazione della consulente Roberta Bruzzone.
Tutte donne in un team difensivo a tutela di una donna, Mirella Abela e di sua figlia Valeria, tutte insieme con la schiena dritta alla ricerca della verità.
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