Dall’11 al 14 novembre i 18 indagati, suddivisi per gruppi, saranni interrogati dal gip che valuterà la richiesta di applicazione degli arresti domiciliari
L’inchiesta giudiziaria della Procura di Palermo su appalti truccati in Sicilia resta al centro delle cronache giudiziarie e politiche delle ultime ore.
Per i 18 indagati, tra cui l’ex presidente della Regione Siciliana Salvatore Cuffaro e il parlamentare di Noi Moderati Saverio Romano – le accuse, a vario titolo, sono di associazione a delinquere, turbativa d’asta e corruzione con riferimento alla gara d’appalto per i servizi di ausiliariato dell’Asp di Siracusa.
Oggi arriva la presa di posizione della Dussmann Service Srl, aggiudicataria dell’appalto, che prende le distanze dalla vicenda e fornice alcune precisazioni.
“A Dussmann non è stato notificato alcun atto inerente alle indagini in corso.
Dussmann adotta da sempre rigidi standard di comportamento etico, trasparenza e conformità alle normative vigenti, in linea con il proprio Codice di Condotta e con le policy internazionali di Compliance & Integrity.
Dussmann ribadisce la propria assoluta estraneità a qualsiasi condotta illecita e la piena fiducia nell’operato della magistratura e delle forze dell’ordine.
Dussmann continuerà a operare con la consueta correttezza e professionalità, confermando il proprio impegno a mantenere i più alti standard di legalità e integrità nella gestione di tutti i rapporti con enti pubblici e privati.”
Dall’11 al 14 novembre i 18 indagati, suddivisi per gruppi, (tra i quali 5 tra dirigenti e funzionari dell’Asp di Siracusa: il dg Alessandro Caltagirone, il direttore sanitario dell’Umberto I Paolo Bordonaro, il direttore amministrativo dell’ospedale riunito Avola-Noto Paolo Emilio Russo, il bed manager aziendale Vito Fazzino e la dirigente amministrativa del provveditorato Giuseppa Di Mauro) saranno interrogati dal gip che valuterà la richiesta del Pubblico ministero di applicazione della misura degli arresti domiciliari.
All’esito degli interrogatori, come annunciato ieri dalla presidenza della Regione, con riferimento all’Asp di Siracusa, si è riservata di adottare i provvedimenti di competenza.
Intanto, già ieri sono state effettuate perquisizioni “per evitare – si legge inella nota della Procura di Palermo -la dispersione delle prove a seguito dell’invito a rendere interrogatorio preventivo a seguito della richiesta di applicazione di misura cautelare”.
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