Per Fazzino revocata la richiesta di arresto
Al via oggi gli interrogatori di alcuni degli indagati per corruzione, turbativa d’asta e associazione a delinquere nell’inchiesta che coinvolge, sugli appalti pilotati all’Asp di Siracusa, l’ex presidente della Regione Salvatore Cuffaro e il coordinatore di Noi Moderati, Saverio Romano.
Ne dà notizia l’Ansa Sicilia.
Davanti al gip di Palermo è comparso Vito Fazzino, commissario della gara di appalto per l’affidamento dei servizi di ausiliariato e reception bandita dall’Asp di Siracusa, assegnata alla Dussmann Service srl.
Per l’accusa, dietro all’aggiudicazione, che sarebbe dovuta andare alla ditta Pfe, ci sarebbe stato un accordo volto a favorire la Dussman e l’impresa di Sergio Mazzola che ha ricevuto un subappalto, la Euroservice srl, sponsorizzata da Romano.
Fazzino avrebbe ammesso di aver commesso un falso, ma perché indotto in errore: perciò per lui la Procura ha revocato la richiesta di arresto.
Ammissioni sarebbero state fatte invece dalla presidente della commissione di gara, Giuseppa Di Mauro, che avrebbe confermato che il rinvio dell’aggiudicazione era avvenuto su input dell’allora direttore generale dell’Asp Alessandro Maria Caltagirone, e che i punteggi delle ditte partecipanti erano stati modificati.
Ferdinando Aiello, consulente che avrebbe mediato tra l’impresa e l’azienda sanitaria, ha invece respinto ogni accusa.
Rinviato l’interrogatorio di Paolo Emilio Russo, altro componente della commissione di gara
Sulla richiesta di arresto il gip si pronuncerà nei prossimi giorni.
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