Sotto accusa anche l’assistenza ricevuta in ospedale “dove – dice il figlio – gli è stata solo misurata la pressione”
Un’anziana cade durante una passeggiata in Ortigia, procurandosi una ferita e decidendo, visto che si tratta della terza caduta, di non recarsi più nel centro storico.
L’accaduto raccontato in una lettera che il figlio ha inviato in redazione per lamentare l’incuria in cui versano le strade del capoluogo:
“Vi scrivo oggi con profonda amarezza e frustrazione per denunciare un fatto gravissimo accaduto ieri mattina a mia madre, un’anziana cittadina. L’evento, purtroppo, è il sintomo di una negligenza amministrativa che non può più essere ignorata e che richiede la vostra autorevole attenzione.
Quella che doveva essere una serena passeggiata nella splendida Ortigia si è conclusa con una rovinosa caduta avvenuta al Mercato di Ortigia causata dalle innumerevoli buche e dalle pessime condizioni del manto stradale. Il fatto più sconcertante è che non si tratta di un incidente isolato, ma del terzo episodio consecutivo in cui mia madre subisce danni fisici per l’incuria delle strade siracusane.
La sua reazione, dopo essere stata trasportata al Pronto Soccorso, racchiude tutta la nostra delusione: “Non metterò mai più piede in Ortigia.” Questo grido di dolore è pesante da sopportare per un figlio ed è accusa verso chi ha l’obbligo di custodire e mantenere sicure le nostre vie.
Il Comune sta colpevolmente violando il suo dovere, trasformando luoghi simbolo della città in pericolosi percorsi a ostacoli per i cittadini, specialmente per gli anziani.
Come se non bastasse l’infortunio, l’esperienza al Pronto Soccorso dell’Ospedale Umberto I, ha amplificato la nostra amarezza. Dopo oltre un’ora di attesa, mia madre non ha ricevuto un’adeguata visita diagnostica per accertare le lesioni, ma solo un superficiale controllo della pressione.
Lunedi saremo costretti a prenotare un esame diagnostico (Raggi X) a pagamento, un’attesa e un costo che si aggiungono in beffa al danno subito.
Tuttavia, un plauso va ai solerti cittadini, gli operatori delle bancarelle del Mercato, che con grande senso civico hanno prestato un immediato soccorso a mia madre, dandole rifiugio in un locale lì stesso e mitigando la rabbia per l’accaduto“.
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