Codacons chiede al ministro della Giustizia l’immediato avvio di ispezioni negli istituti coinvolti e l’adozione di misure urgenti
Gravi criticità emerse nella casa di reclusione di Brucoli e in quella di Cavadonna.
A denunciarle il garante dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Siracusa, Giovanni Villari.
A Brucoli, da diversi giorni i detenuti avrebbero l‘acqua a singhiozzo a causa di un problema di natura elettrica.
Le condizioni igienico-sanitarie sarebbero drammatiche per il gran caldo di questo periodo e la presenza di 598 persone, quasi il doppio rispetto alla capienza.
A ciò si aggiunge il caso del carcere di Siracusa, dove – secondo quanto dichiarato dal Garante dei detenuti – si registra una grave infestazione da cimici. Gli interventi di disinfestazione eseguiti finora sarebbero risultati inefficaci. Anche qui capienza dell’istituto ampiamente superata con circa 700 detenuti, rispetto ai 575 previsti.
Sul caso segnalato da Villari, interviene Codacons: “Quanto sta accadendo in queste carceri rappresenta una violazione inaccettabile dei diritti umani.
Celle prive di luce e acqua, assistenza sanitaria inaccessibile, condizioni psicologiche al limite: non è tollerabile che, nel nostro Paese, si possa morire in carcere per abbandono istituzionale.
È necessario un intervento immediato del Ministro della Giustizia, affinché venga ripristinata la piena funzionalità delle strutture, accertate eventuali responsabilità e garantite condizioni minime di dignità e sicurezza ”
Il Codacons ha quindi inviato una formale lettera al Ministro della Giustizia, sollecitando l’immediato avvio di ispezioni negli istituti coinvolti e l’adozione di misure urgenti a tutela della salute, della dignità e dell’incolumità dei detenuti e del personale penitenziario.
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