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Concerti al Teatro greco, “Si salvaguardi il patrimonio materiale e ideale della cultura classica”

teatro greco

La Consulta Universitaria del Greco e la Consulta Universitaria di Filologia Classica preoccupate per l’utilizzo del teatro antico di Siracusa

I concerti al Teatro greco di Siracusa programmati subito dopo le Rappresentazioni classiche preoccupano e non poco i professori universitari che fanno parte della Consulta Universitaria del Greco e della Consulta Universitaria di Filologia Classica.

Tanto che decidono di crivere una lettere al sindaco di Siracusa, Iralia, al Presidente della Regione, Schifani e al Ministro della Cultura, Sangiuliano, “mossi dal solo intento di salvaguardare il patrimonio materiale e ideale della cultura classica che è parte rilevante dell’identità del nostro Paese”.

“Tale luogo – si legge nella lettera – è sin dal 1914 sede di rappresentazioni di spettacoli tragici e comici greci e ha per questo conseguito una fama mondiale; rispettare una cultura significa rispettarne anche le tradizioni: al
teatro antico di Siracusa sono legati i nomi di un premio Nobel come Salvatore Quasimodo, di grandi poeti e intellettuali come Pasolini e di moltissimi altri significativi esponenti della cultura italiana, incluse le prestigiose figure di attori e registi che nel tempo vi hanno lavorato”.

Data questa premessa, è il prolungamento della stagione con i concerti che preoccupa i cattedratici:”E’ evidente – spiegano – che un eccessivo sfruttamento del sito, di per sé fragile, rischierebbe concretamente di accelerarne il logoramento.

Questo monumento, con la sua tradizione – prosegue la missiva – appartiene a tutti gli Italiani ed è protetto dall’Unesco; il suo uso è subordinato all’articolo 20 del Codice dei Beni Culturali, secondo il quale “i beni culturali non possono essere adibiti ad usi non compatibili con il loro carattere storico o artistico oppure tali da recare pregiudizio alla loro conservazione”, alla Carta di Siracusa, del 2005, per la conservazione, fruizione e gestione delle architetture teatrali antiche e alla Dichiarazione di Segesta, adottata in conclusione del Convegno “Salvaguardia e uso dei teatri antichi”, organizzato a Segesta, Trapani e Palermo nel 1995″.

Da qui l’appello rivolto al sindaco, al presidente della regione e al ministro “affinché sia accuratamente rispettato questo significativo insieme di norme intese a tutelare un bene materiale della nostra tradizione e, con esso,
di un patrimonio letterario e culturale che fa onore non solo a Siracusa ma all’Italia intera”.

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