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Ortigia straripante sull’Anzio: finisce 20-10 per i biancoverdi

Ortigia straripante sull'Anzio: finisce 20-10 per i biancoverdi

Per i siracusani terzo posto solitario, a +3 sul Trieste e a -3 dal Brescia

L’Ortigia riparte così come aveva finito, vale a dire con una bella vittoria. Tre punti che, alla luce dei risultati delle altre (Savona bloccato sul pari a Posillipo, Telimar e Trieste sconfitte da Recco e Quinto), sono più pesanti di quanto si potesse immaginare alla vigilia.

L’Anzio, dal canto suo, ha dimostrato di essere una buona formazione, che inizialmente ha cercato di reggere al cospetto di un’Ortigia che, però, dal 2-2 in poi, ha macinato gioco, impresso il ritmo alla partita, costruendo una serie spaventosa di transizioni offensive veloci, con ripartenze che hanno scoraggiato e annientato gli avversari.

Tante bellissime azioni, rapide e spettacolari, con un Di Luciano straripante in controfuga, autore di 4 gol, così come Ciccio Condemi e Ferrero, quest’ultimo capace di inventare una rovesciata che fa spellare le mani ai tifosi.

Prova positiva comunque per tutti quanti e tre punti d’oro che proiettano l’Ortigia al terzo posto solitario, a +3 sul Trieste e a -3 dal Brescia, a pochi giorni dalla sfida casalinga proprio contro la corazzata lombarda (mercoledì 18 alle ore 15, a Nesima).

A fine gara, parla Simone Rossi, difensore dell’Ortigia: “Sapevamo che non avrebbero retto i nostri ritmi, anche perché questo è il nostro punto di forza.

Nonostante le nostre condizioni e il fatto che non possiamo allenarci al meglio, stiamo cercando di dare continuità al lavoro sulle ripartenze, sul ritmo e sull’intensità.

Possiamo migliorare ancora, crescere ulteriormente sul piano dell’intensità e su quello tecnico-tattico. Siamo ancora un cantiere, però questa è la prima partita dell’anno e non era facile, perché di solito alla ripresa fatichiamo.

L’unica pecca è quella di aver preso 10 goal, che sono tanti. Questa partita doveva finire con al massimo cinque goal presi, ne abbiamo regalati cinque facili.

Sul pressing dobbiamo fare sentire di più le mani, sempre in maniera corretta, pulita, ma non dobbiamo concedere passaggi facili.

In vista del Brescia dovremo rivedere la difesa, c’è da lavorare in questi due-tre giorni, ma l’idea sarà sempre quella del ritmo, perché il Brescia avrà un ritmo più alto del nostro”.

Il numero 10 biancoverde, infine, commenta così i risultati negativi delle dirette rivali, che portano l’Ortigia al terzo posto in solitaria: “Il Posillipo è sempre una squadra scomoda da affrontare. Loro sono in una situazione di classifica che non è quella che meriterebbero, ma hanno le carte per risalire. Anche là ci attende un’altra battaglia” .

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