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Caso Ias, Nicita e Spada: “Necessario intervento legislativo”

giovanna picone

Deve coniugare la tutela dell’ambiente e della salute e prosecuzione temporanea delle attività

Scongiurato il rischio di fermo dell’impianto Isab/Lukoil, la nuova emergenza da affrontare è quella della depurazione dei reflui industriali legati al depuratore Ias di Priolo.

A dirlo sono il senatore Antonio Nicita e il deputato regionale, Tiziano Spada, entrambi del Pd.

“Bisogna affrontare il grave tema della salvaguardia della salute e dell’ambiente nell’area del polo industriale siracusano, anche nella prospettiva di una profonda trasformazione di transizione ecologica ed energetica.

Occorre partire – precisano Nicita e Spada – dal tema della depurazione dei reflui industriali, anche con riferimento alle emissioni inquinanti.

Nel pieno rispetto dell’azione, delle prerogative e dei tempi della magistratura inquirente- evidenziano – appare evidente la necessità di un nuovo intervento legislativo che possa coniugare, in tempi certi, la tutela dell’ambiente e della salute con la prosecuzione temporanea delle attività economiche”.

Sulla questione è stato elaborato e depositato a firma di Nicita un emendamento al DL Aiuti Quater in Commissione Bilancio al Senato.

L’emendamento, che fa riferimento al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, prevede che “al Commissario straordinario spetti, nel rispetto delle prescrizioni della magistratura e degli obblighi di legge relativi all’Aia, l’assunzione di ogni determinazione necessaria per l’avvio ovvero la prosecuzione dei lavori di adeguamento degli impianti di smaltimento dei reflui industriali, con particolare riferimento al pretrattamento dei reflui industriali a monte del depuratore e provvede all’eventuale stesura o rielaborazione e approvazione dei relativi progetti di adeguamento degli impianti”.

“L’obiettivo dell’emendamento, ove condiviso, come auspichiamo, dalla maggioranza e dal Governo – viene spiegato – è quindi quello di offrire un quadro normativo certo e utile al fine di assicurare una prospettiva di operatività a breve termine all’intero comparto industriale del siracusano, nonché l’approvvigionamento energetico nazionale, nel rispetto pieno e assoluto della tutela della salute e dell’ambiente, salvaguardando al contempo l’autonomia dell’operato della magistratura e ponendo le basi per un rilancio di sviluppo sostenibile dell’intera area”.

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