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Pd scomparso a Siracusa, Baio: “Si torni in assemblea provinciale per recuperare il progetto congressuale”

Pd scomparso a Siracusa, Baio: "Si torni in assemblea provinciale per recuperare il progetto congressuale"

L’ultima convocazione risale al 14 settembre del 2020

Che fine ha fatto il Partito Democratico a Siracusa? A chiederselo, in sostanza, nella nota che segue è Salvo Baio, componente dell’assemblea provinciale del partito, che lamenta la mancata convocazione dell’organismo da un anno e mezzo.

“Paolo Amenta non convoca, per ragioni che mi piacerebbe conoscere, l’assemblea provinciale del Pd, della quale è presidente, dal 14 settembre del 2020.

Il segretario Salvo Adorno, anziché censurare tale comportamento ed eventualmente obbligare, raccogliendo le firme, Amenta a convocarla, mastica amaro, ma subisce. Un partito che da 19 mesi non riunisce l’unico organismo eletto dal congresso si può chiamare “democratico”?

Il Pd siracusano, come è purtroppo è noto, è spaccato in due metà, una con il 53 per cento e l’altra con il 47 per cento.

Le due metà dal 21 giugno 2020 (data del congresso) non sono riuscite non dico a ricompattarsi, ma a trovare un minimo comune denominatore politico e programmatico.

Gli organismi regionali e nazionali del partito non hanno fatto nulla fino ad ora per fare uscire il partito da questa inaudita situazione, imponendo il rispetto delle regole democratiche.

Al segretario provinciale del Pd voglio dire con amicizia che la carica da lui ricoperta richiede grande spinta unitaria per ricercare modi e tempi per superare le divisioni interne e ristabilire quelle che un tempo si chiamavano le ragioni dello stare insieme.
Compito difficile, me ne rendo conto, in un partito costruito col bilancino delle correnti, fermo restando che non si può riconoscere ad esse alcun ruolo sostitutivo degli organismi di partito.
La sede naturale per questa operazione di ricomposizione è l’assemblea provinciale e lo strumento più idoneo, a mio avviso, è la presentazione di un documento politico da sottoporre al confronto e al voto. Bisogna restituire il primato alla politica.

Al congresso avevamo delineato un Pd ben diverso da quello che oggi è sotto i nostri occhi.

Da qui la necessità, se vogliamo salvarlo, di aprire con determinazione una nuova fase politica che recuperi il progetto congressuale e dia slancio al partito”.

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