Sollecitata un’iniziativa legislativa per governare la gestione degli affitti a breve termine nei centri storici
Il Comitato Ortigia cittadinanza resistente ha scritto al Presidente della Regione Renato Schifani per sollecitare l’avvio di un’iniziativa legislativa, sulla falsa riga della Legge regionale Toscana e di quella effettuata dalla regione Emilia Romagna, per tentare di regolamentare la gestione degli affitti a breve termine nei centri storici siciliani a seguito del pronunciamento favorevole dalla Corte costituzionale in tema di potestà legislativa delegata alla Regione.
“Si tratta del riconoscimento che il mercato delle locazioni turistiche, lasciato senza regole – sottolinea il refrente Davide Biondini – produce effetti distorsivi che nel medio termine danneggiano tutti: residenti, operatori economici di qualità e lo stesso settore turistico.
Ortigia e il centro storico di Siracusa – prosegue – presentano oggi tutti i segnali di allarme che hanno spinto altre città italiane ed europee a intervenire: quasi 1.400 unità abitative trasformate in strutture ricettive, azzeramento dell’offerta di affitti residenziali, espulsione progressiva della popolazione residente, sovraccarico delle infrastrutture, proliferazione incontrollata di attività food a scapito del commercio di vicinato.
Chiediamo strumenti di pianificazione che consentano di governare un fenomeno oggi fuori controllo, prima che la residenzialità – già gravemente compromessa – raggiunga un punto di non ritorno.
Senza una legge regionale che attribuisca ai Comuni questi poteri regolatori – aggiunge – l’Amministrazione comunale di Siracusa non dispone degli strumenti giuridici per intervenire efficacemente”.
Da qui la richiesta al Sindaco e all’Amministrazione Comunale di Siracusa di farsi parte attiva nei confronti della Regione Siciliana affinché venga predisposta una normativa regionale sul modello toscano ed emiliano-romagnolo, che consenta ai Comuni siciliani di dotarsi degli strumenti regolatori necessari e di avviare un tavolo di confronto con tutte le parti interessate – associazioni di categoria, operatori turistici, rappresentanze dei residenti, istituzioni culturali – per definire una strategia condivisa di sviluppo turistico sostenibile”.
© E' VIETATA LA RIPRODUZIONE - TUTTI I DIRITTI RISERVATI


















