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Operazione “Terra bruciata”: roghi e abbandono di rifiuti accanto ad un’area di grande pregio naturalistico

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L’intervento, scattato dopo l’avvistamento di una densa colonna di fumo nero, ha permesso di sorprendere un uomo intento ad alimentare un incendio di rifiuti di vario genere

Scoperta e sequestrata dalla Polizia provinciale di Siracusa una vasta area agricola in contrada San Leonardo, nel comune di Carlentini, trasformata in discarica abusiva e teatro di roghi di rifiuti.

L’intervento, scattato dopo l’avvistamento di una densa colonna di fumo nero, ha permesso di sorprendere un uomo intento ad alimentare un incendio di materiali plastici e legnosi, accertando la presenza di un deposito incontrollato di rifiuti di ogni genere.

L’area, estesa per circa 750 mq, si presentava come un vero e proprio accumulo di rifiuti eterogenei: veicoli fuori uso e parti di essi, pneumatici, materiale plastico e ferroso, legname trattato e non, inerti da demolizione, serbatoi di contenuto ignoto e cumuli di ceneri derivanti da precedenti combustioni.

Tutto ciò a ridosso di un ambiente di pregio naturalistico caratterizzato da pantani e canali fluviali che ospitano una ricca fauna avicola. I Pantani del San Leonardo, un ecosistema di inestimabile valore che, insieme ai Pantani di Lentini e Gelsari, rappresenta una delle zone umide costiere più estese e vitali della Sicilia orientale.

Le ipotesi di reato contestate comprendono la combustione illecita di rifiuti, la gestione non autorizzata di rifiuti speciali e la realizzazione di una discarica abusiva.

L’intera area è stata sottoposta a sequestro penale probatorio e preventivo, delimitata e sigillata, con affidamento in custodia giudiziale all’indagato.

Sul posto è intervenuto anche il personale dei Vigili del Fuoco di Lentini per la messa in sicurezza.

La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa ha convalidato il sequestro.

La Polizia Provinciale sottolinea come il sequestro si sia reso necessario per interrompere un processo di deterioramento ambientale già in corso e per prevenire ulteriori danni irreparabili a un ecosistema di elevato valore costituzionale.

“L’atto irresponsabile – spiega il Comandante della Polizia Provinciale Daniele Amato – di trasformare un’area agricola limitrofa in una discarica abusiva con roghi tossici è un attacco diretto e devastante all’equilibrio di questo ecosistema delicato. L’abbandono e la combustione illecita di rifiuti producono ceneri, fumi tossici e percolati che, data l’immediata vicinanza ai canali fluviali e ai pantani, inquinano direttamente l’acqua e il suolo. Questo avvelena l’habitat di uccelli e fauna acquatica, con una grave minaccia per la salute pubblica”.

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