Sulla gestione del mercato di riparazione di gennaio: “La società sa quello che deve fare. Non ci sarà più libertà per nessuno”
E’ finita in parità la gara tra Siracusa ed Altamura. Un pari, il primo della stagione, acciuffato al 94′ in pieno recupero ma ampiamente meritato dagli azzurri.
In sala stampa per il Siracusa l’unico ad incontrare i giornalisti nel post gara, è il presidente, Alessandro Ricci che coglie l’ccasione, sollecitato dalle domande, per torgliersi alcuni sassolini dalle scarpe.
La prima “bomba”, in risposta alla domanda se ci fosse qualcosa che ancora non tollera, è: “Non mi piace che si lotta in 7/8 e si vince in 11. Qualcuno dello staff e della squadra non ha ancora compreso i nostri valori, cosa si deve fare.
Da luglio a oggi – prosegue – i problemi non vengono affrontati in modo compatto. Cosi come accade che quando si discute di determinate cose, 15 minuti dopo diventano di dominio pubblico”.
L’altra stoccata riguarda in prospettiva futura la gestione del mercato di riparazione di gennaio: “La società sa quello che eventualmente deve fare. Non ci sarà più libertà per nessuno”.
Sollecitato poi su Turati ha risposto: “Non esonero allenatori quando si perde e ho sempre chiesto al mister di non snaturare il suo gioco”.
Poche parole che lasciano intendere che tra i due il problema, se c’è, non è sicuramente di natura professionale.
Sulla rescissione consensuale con Capanni il presidente dice. “Va ringraziato. Ha chiesto la rescissione per motivi personali. Ricordiamo che ha segnato il nostro primo gol in campionato. Spero ritrovi serenità”.
Su Damian conferma che il giocatore è fuori rosa da due mesi per vicissitudini personali, “speriamo possa rientrare presto.”
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