MENU
Articoli in evidenza
20 novembre alle 18

Transgender Day of Remembrance 2025: l’evento di Arcigay Siracusa e R.E.A.

transgender

Dedicato alla memoria delle persone transgender vittime di violenza e discriminazione

In occasione del Transgender Day of Remembrance (TDoR), Arcigay Siracusa e R.E.A. – Rete Empowerment Attiva organizzano un evento dedicato alla memoria delle persone transgender vittime di violenza e discriminazione e alla celebrazione della resilienza e dell’orgoglio della comunità trans.

La commemorazione si terrà giovedì 20 novembre 2025, alle 18, in via Tisia a Siracusa (antistante il Cocus Lounge Café).

L’iniziativa prevede una performance dal vivo a cura delle scuole di danza siracusane e interventi dedicati alla visibilità e ai diritti delle persone transgender.

Durante l’evento verrà inoltre presentata la campagna “Scatta l’orgoglio” è un’iniziativa di REA (Rete Empowerment Attiva) che mira a fare informazione.

Il TDoR rappresenta un appuntamento fondamentale per ricordare coloro che hanno perso la vita a causa della transfobia e per rinnovare l’impegno della società civile nel contrasto a ogni forma di discriminazione basata sull’identità di genere.

A questo proposito, Giulia Borghese sottolinea l’urgenza di affrontare la tutela delle persone trans con competenza e responsabilità istituzionale, richiamando quanto emerso durante la recente conferenza del 12 novembre dedicata all’infanzia e all’adolescenza trans con il prof. Jack Drescher.

A rafforzare questo appello, Pamela Capodieci ricorda che «il 20 novembre la comunità LGBTQ+ celebra il TDoR per onorare le persone trans vittime di violenza» e denuncia come i dati rimangano «drammaticamente alti nonostante anni di iniziative e sensibilizzazione».

Capodieci esprime forte preoccupazione per l’assenza di tutele adeguate nel nostro Paese: “venire meno ai principi della Costituzione significa lasciarci alla mercé di chiunque, imporre arretramenti alle strutture che si impegnano per la nostra salvaguardia psicofisica e ostacolare perfino il dialogo con i giovani nelle scuole, dove i dati sui suicidi sono sconvolgenti”.

Da qui il suo appello: «è necessario continuare a lottare per i diritti che ci vengono negati, per poter vivere una vita regolare come chiunque, senza essere relegati ai margini. Dobbiamo lottare per la nostra dignità».

© E' VIETATA LA RIPRODUZIONE - TUTTI I DIRITTI RISERVATI