Il segretario Uiltec Sicilia, Bottaro sospetta manovre di “scalata” alla proprietà della raffineria
Un confronto diretto con la proprietà di Isab per conoscere i dettagli di quanto sta accadendo riguardo il debito di 150 milioni per il quale il tribunale di Milano sta valutando il pignoramento delle quote, ed intervento del Governo.
Questa l’esigenza emersa a seguito dell’incontro dei sindacati con i i vertici territoriali del sito industriale.
Nel dà notizia il segretario della Uiltec Sicilia, Andrea Bottaro che ha partecipato al confronto.
“L’azienda – riferisce – ha garantito che le recenti vicissitudini connesse alle logiche proprietarie non incidono in alcun modo sull’operatività della raffineria, che sta attraversando un buon momento produttivo. Non si registrano, quindi, ripercussioni di alcun tipo sull’attività industriale e sui lavoratori.
Come Uiltec, nel prendere atto positivamente del dato produttivo — che conferma la competitività e la solidità della raffineria — abbiamo ribadito la necessità di un confronto diretto con la proprietà e del ruolo del Governo.
Fin dall’inizio, infatti, l’assetto societario della raffineria Isab è apparso poco chiaro. Trattandosi di un impianto strategico per il Paese, è indispensabile che esso sia sostenuto da una proprietà solida, trasparente e stabile.
Bottaro dà voce ad un sospetto: “Gli ultimi sviluppi lasciano intendere che sia in atto una vera e propria scalata a Isab, condotta attraverso strumenti finanziari messi in campo dai diversi soggetti interessati.
Per questo motivo – conclude – non bastano più semplici rassicurazioni: servono azioni concrete da parte del Governo a tutela di un patrimonio industriale e occupazionale strategico per l’Italia“.
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